Il primo discorso della Reggenza
Una riflessione che ha spaziato sui temi di macro politica, con riferimento al conseguimento della pace e della giustizia a livello planetario, per l’affermazione di una sempre più diffusa coscienza mondiale, nel rispetto della diversità delle culture e delle identità nazionali. I Capitani Reggenti hanno messo in evidenza la sfide che la comunità internazionale si trova ad affrontare, sul fronte della globalizzazione, dei conflitti in aree considerate tranquille, i cambiamenti politici epocali. “Siamo fiduciosi – ha detto la Reggenza - che l’ONU e le sue Agenzie specializzate possano dedicare le risorse necessarie a questi problemi e a tutto ciò che rischia di minare alla base la convivenza pacifica fra i popoli ed all’interno dei singoli Stati”. U n passaggio sul percorso di integrazione europea della Repubblica, e al referendum che si terrà nei prossimi mesi, ricordando che non si può prescindere dalla ricerca di un percorso che consenta ai sammarinesi di sentirsi sempre più cittadini d’Europa e che offra loro le opportunità della grande famiglia europea.
Poi un riferimento alla politica interna, alla necessità di puntare ad obiettivi di crescita e di sviluppo, garantire attenzione alla società civile, con un particolare riguardo alle sue fasce più deboli. Un appello a tutte le forze politiche, per il perseguimento del bene comune e per ritrovare un comune denominatore nell'interesse del Paese. “La politica – ha dichiarato la Reggenza - deve dimostrare di essere in grado di affrontare questo difficile momento con competenza e rapidità di decisioni, forte di una storia che ha consentito a questa Repubblica di superare contingenze molto delicate, che in alcuni casi hanno messo a repentaglio la sua stessa sopravvivenza”.
Il discorso integrale:
La Reggenza porge un cordiale saluto ed esprime sentimenti di viva gratitudine a Monsignor Adriano Bernardini, Nunzio Apostolico, Decano del Corpo Diplomatico accreditato in Repubblica, per il messaggio augurale appena pronunciato che introduce una cerimonia tanto cara quanto significativa per il popolo sammarinese e per coloro che, in questa giornata, intendono tributare la stima e l’amicizia della comunità internazionale nei confronti del nostro Paese.
Le parole e il contenuto del messaggio assumono in questo momento storico un valore particolare, richiamando quel “bene comune” per la cui realizzazione occorre “essere vicini alla gente, ascoltandone i problemi, farsi voce delle istanze di giustizia di chi non ha voce e sostenerle”.
Tale richiamo si collega direttamente a quanto affermato dal nuovo Pontefice, Papa Francesco, che ha fatto breccia nel cuore di tutti infondendo speranza e fiducia attraverso la sobrietà, l’attenzione agli altri e la vicinanza alle sofferenze dei più poveri e ricordando quelle che sono le verità essenziali del nostro essere uomini e i doveri che i più fortunati hanno nei confronti dei meno fortunati.
La Reggenza condivide la necessità di perseguire il bene comune, per il cui raggiungimento, nel suo ruolo super partes, sarà garante di una dialettica fra le Istituzioni, dentro le Istituzioni e nel rapporto fra Istituzioni e società civile, che non sacrifichi ma al contrario valorizzi le istanze e le proposte di ognuno.
Grazie, Eccellenza Reverendissima, per l’augurio formulato all’avvio del nostro incarico e per l’attenzione alla dimensione etica della vita politica e sociale, che ha inteso riconoscere pienamente anche nelle scelte più recenti di questa antica Repubblica.
La Reggenza accoglie inoltre con sentimenti di sincera amicizia il Rappresentante diplomatico della Repubblica Italiana, Vice-Decano del Corpo Diplomatico accreditato, l’Ambasciatore Barbara Bregato, che per la prima volta, dopo il recente accredito, assiste all’odierna cerimonia ed è lieta di confermarLe la massima disponibilità delle Istituzioni e del popolo sammarinese a collaborare per il mantenimento della solidità delle relazioni bilaterali che, dopo un periodo obiettivamente difficile, è stata recuperata nella consapevolezza della specialità del rapporto che lega i nostri due Paesi e nella volontà di collaborare al superamento di ogni incomprensione, che non giova a nessuno dei due Stati e dei due popoli.
La Reggenza auspica che l’Italia rimuova quanto prima il nostro Paese dalla black list, che tanto sta penalizzando le nostre imprese e più in generale la nostra economia. San Marino ha infatti posto in essere ogni atto propedeutico a tale uscita, come riconosciuto anche dalle maggiori Organizzazioni internazionali. Tale rimozione dalla black list consentirebbe di guardare con maggiore ottimismo al futuro, nella volontà di questo Paese di continuare a generare benessere non solo per coloro che in questa Repubblica vivono ma anche per i tanti che qui lavorano e per il circondario, ove buona parte della ricchezza prodotta su questo territorio è stata spesa e investita per decenni.
San Marino è pienamente inserita nella comunità internazionale, al cui interno condivide le problematiche e la ricerca delle soluzioni, forte di avere alle spalle una lunga tradizione di libertà, di rispetto delle regole democratiche, dello stato di diritto e della solidarietà, che sono i valori sui quali poggia da sempre la nostra comunità.
La Reggenza rivolge un saluto particolare a tutti i Rappresentanti Diplomatici e Consolari oggi presenti in questa sala e ad essi formula l’auspicio di un fecondo adempimento degli incarichi Loro conferiti, nella consapevolezza del ruolo essenziale che ciascuno svolge in favore del positivo svolgimento delle relazioni internazionali che rappresentano, sempre più, uno strumento essenziale per il conseguimento della pace e della giustizia a livello planetario.
Il comune interesse come comunità internazionale è naturalmente inclusivo dell’apporto di ciascuna realtà statuale, indipendentemente dalle dimensioni. In questo contesto l’azione diplomatica è fondamentale per l’affermazione di una sempre più diffusa coscienza mondiale dell’appartenenza ad un comune destino, pur nella diversità delle culture e delle identità nazionali.
Ci è dunque particolarmente gradito accogliere - e lo facciamo con sentimenti di gratitudine profonda e di alta stima - il Segretario Generale delle Nazioni Unite, S.E. Ban Ki-moon, nella duplice veste di Ospite Illustre della Repubblica e di Oratore Ufficiale dell’odierna cerimonia di insediamento dei nuovi Capitani Reggenti.
La più alta Autorità della maggior Organizzazione internazionale, corrispondendo ad un invito formulato nella scorsa legislatura, ha ieri reso visita alle Istituzioni della Repubblica ed oggi partecipa a questa solenne cerimonia pronunciando l’orazione ufficiale che, come è consuetudine, viene affidata ad eminenti personalità internazionali.
Signor Segretario Generale,
la Reggenza Le è altamente riconoscente ed è particolarmente onorata di aver accettato di essere l’Oratore ufficiale dell’odierna cerimonia, così amata e seguita da tutti i cittadini sammarinesi e dal Corpo diplomatico e consolare accreditato presso questa Repubblica e che vede oggi una straordinaria partecipazione in ragione della Sua presenza.
E avendo avuto il privilegio di conoscerLa e di incontrarLa ripetutamente nel corso del mandato di Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici e di apprezzare le Sue qualità e competenze universalmente riconosciute, mi permetta di aggiungere una nota personale: grazie per la sincera amicizia che Ella nutre per il nostro Paese.
Dalla Suprema Magistratura, che si accinge ad iniziare il proprio semestrale mandato, Le giunga l’apprezzamento delle Istituzioni e del popolo sammarinese per la guida forte, autorevole ed incisiva che Ella sta imprimendo in direzione di una sempre maggior efficacia e trasparenza dell’attività delle Nazioni Unite, di una costante presenza nelle situazioni di conflitto, di catastrofi naturali o comunque problematiche e di richiamo indefesso al rispetto degli essere umani in ogni circostanza.
San Marino partecipa a pieno titolo e con grande impegno all’attività della maggior assise internazionale e nutre un grande rispetto per gli ideali della Carta di San Francisco, in cui pienamente si riconosce, svolgendo un’azione mirata alla promozione della pace e della sicurezza internazionale, alla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dei singoli e dei popoli, alla lotta contro la povertà, l’ingiustizia e tutto ciò che mina la coesistenza pacifica fra i popoli ed all’interno dei singoli Paesi.
Le sfide che gli Stati e dunque la comunità internazionale si trovano oggi ad affrontare sono molteplici, in parte sono all’ordine del giorno da tanti anni, in parte si tratta di nuove sfide, poste a volte dalla globalizzazione, a volte da conflitti che scoppiano in aree per lungo tempo ritenute tranquille, a volte da cambiamenti politici epocali, o comunque da eventi non previsti fino a poco tempo prima. Si tratta di avvenimenti che colpiscono pesantemente intere popolazioni o parti rilevanti di esse e dunque tante persone e tante famiglie.
Il numero dei rifugiati nel mondo è impressionante. Molti di essi vivono in situazioni disastrose e non riuscire a dare loro una speranza di vita migliore nel breve e nel medio periodo, apparendo un miraggio la possibilità di rientrare nel loro Paese per offrire un futuro dignitoso alle loro famiglie, crea problemi oggi e sempre più creerà tensioni domani.
La tratta degli esseri umani è un altro tema che merita un’attenzione speciale perché svilisce il valore delle singole persone rendendole merce di scambio o semplicemente oggetti attraverso i quali guadagnare tanto, in una società che a volte sembra presa quasi esclusivamente dagli aspetti materiali e monetari della vita.
Siamo dunque fiduciosi che l’ONU e le sue Agenzie specializzate possano dedicare le risorse necessarie a questi problemi ed a tutto ciò che rischia di minare alla base la convivenza pacifica fra i popoli ed all’interno dei singoli Stati.
Allo stesso modo, la Repubblica partecipa con impegno alle attività e al perseguimento degli obiettivi delle maggiori Organizzazioni Europee, quali il Consiglio d’Europa e l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, avendo sempre come punto di riferimento della sua azione i valori di pace, libertà e rispetto degli altri sui quali ha edificato e preservato nei secoli la propria statualità.
San Marino ha iniziato nella scorsa legislatura un percorso teso al conseguimento di una sempre maggiore integrazione con l’Unione Europea.
Il nostro piccolo Stato, situato geograficamente nel cuore dell’Italia e dell’Europa, non può prescindere dalla ricerca di un percorso che consenta ai suoi cittadini di sentirsi anch’essi sempre più cittadini d’Europa e che offra loro le opportunità della grande famiglia europea. Durante questo semestre avrà luogo un referendum sul tema e dunque esso sarà di particolare attualità nei prossimi mesi.
La Reggenza coglie l’occasione per ringraziare sentitamente i rappresentanti dei Paesi membri dell’Unione Europea che hanno sostenuto e stanno sostenendo questo percorso con convinzione ed amicizia sincera nei confronti della nostra Repubblica.
Determinante inoltre è il lavoro svolto proprio dai Rappresentanti diplomatici e consolari nel diffondere presso i rispettivi Paesi quella conoscenza di San Marino che avete acquisito o che acquisirete nel corso del Vostro mandato e che, al di là delle bellezze paesaggistiche, è rappresentata da un modello di antica e genuina democrazia, ricca di secolari tradizioni, come sottolineato dall’Unesco che ha considerato questo elemento come fondamentale ai fini dell’inserimento di San Marino nel Patrimonio mondiale dell’umanità.
Ci affacciamo al semestre che si apre oggi con la responsabilità che ci compete e che abbiamo assunto con profonda motivazione istituzionale e allo stesso tempo con atteggiamento fiducioso verso il cammino intrapreso dal nostro Stato che, pur nelle difficoltà di un momento storico ancora difficile per molti Paesi, deve puntare ad obiettivi di crescita e di sviluppo. Tali obiettivi sono ampiamente condivisi dall’Esecutivo e dal Consiglio Grande e Generale che sono venuti a determinarsi in seguito all’esito delle consultazioni elettorali dello scorso mese di novembre e saranno dunque al centro dell’attività politica dei prossimi mesi.
Durante le ultime elezioni politiche i cittadini di questa Repubblica hanno espresso una chiara volontà di rinnovamento ed attraverso la scelta di cambiamento emersa hanno sollecitato l’adozione di una politica ancora più vicina alla gente, attenta alla società civile, con un particolare riguardo alle sue fasce più deboli.
Questa piccola Repubblica, che ha saputo conservare nei secoli le sue prerogative sovrane più autentiche, ha ora più che mai necessità di effettuare scelte responsabili e condivise, che siano il frutto dell’unità di intenti dell’intero Paese. A tal riguardo la Reggenza fa appello a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione affinché, mosse unicamente dall’alto senso dello Stato e dal perseguimento del bene comune, indirizzino la propria azione verso il coinvolgimento dialettico e propositivo di tutte le componenti della società per ritrovare, nell’unità e nella solidarietà, quel comune denominatore che è la vera forza del nostro piccolo Stato e che solo può consentirci di superare le difficoltà, attingendo a quello spirito di appartenenza attiva che da sempre caratterizza l’identità del popolo sammarinese.
La Reggenza sarà testimone e garante di un percorso che miri al rilancio dell’economia reale. I sacrifici che si richiederanno alla popolazione dovranno necessariamente essere equamente distribuiti.
È imperativo dimostrare la determinazione necessaria per contrastare quelle forme di distorsione che, purtroppo, hanno penalizzato in passato un’economia in gran parte sana e costruita su fondamenta di onestà e di laboriosità.
Molti sono i passi in avanti compiuti da San Marino nella scorsa legislatura in questa direzione e l’invito della Reggenza è quello di proseguire convintamente su questa strada; di questa necessità abbiamo avuto conferma anche da un autorevolissimo interlocutore finanziario, il Fondo Monetario Internazionale, recentemente tornato nella nostra Repubblica, che ha riconosciuto l’imponente lavoro effettuato in materia di trasparenza, di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo e di collaborazione internazionale. Il rapporto preliminare redatto alla fine di tale ultima missione sottolinea come San Marino sia riuscito ad evitare una vera e propria crisi grazie a politiche prudenziali in ambito bancario, che hanno saputo fronteggiare l’ingente fuoriuscita di depositi preservando la stabilità finanziaria. Allo stesso tempo il Fondo Monetario ha raccomandato di proseguire sulla strada del rigore e del contenimento delle spese, con l’introduzione di quelle misure che possano riequilibrare l’attuale disavanzo.
La Reggenza ritiene tuttavia imprescindibile la rapida adozione di iniziative concrete indirizzate allo sviluppo, così da offrire nuove opportunità per le imprese, per i giovani, per le donne, più in generale per tutti i lavoratori e per tutti i cittadini, in un quadro di forte coesione sociale.
L’odierna fase politico-istituzionale richiede che si passi velocemente dalla fase degli annunci a quella concreta e fattuale ed al riguardo riteniamo una positiva espressione di tale volontà l’istituzione del Tavolo per lo sviluppo che, già nella sua piena operatività, nella sinergia tra forze politiche, economiche e sociali sta disegnando il nuovo volto di San Marino in una visione prospettica elaborando, al contempo, un pacchetto incentivi destinato a corrispondere alle più urgenti richieste dei principali comparti economici.
Occorre parlare insieme il linguaggio della responsabilità e della franchezza e non quello della facile demagogia. La politica deve dimostrare di essere in grado di affrontare questo difficile momento con competenza e rapidità di decisioni, forte di una storia che ha consentito a questa Repubblica di superare contingenze molto delicate, che in alcuni casi hanno messo a repentaglio la sua stessa sopravvivenza.
Dobbiamo quindi guardare al nostro Paese nella pienezza dei suoi valori storici, civili e culturali e recuperare la piena fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, perché soltanto con un’assunzione piena di consapevolezza e la piena democraticità nell’adozione di decisioni ampiamente condivise, da rendersi pubbliche attraverso un’informazione trasparente e completa dell’azione del Governo e più in generale di tutte le Istituzioni, si riuscirà ad infondere rinnovate energia e fiducia verso quegli obiettivi di crescita e sviluppo giustamente attesi dal nostro popolo per guardare con rinnovato ottimismo al futuro.
La Reggenza desidera infine ringraziare gli Ospiti presenti in questa sala e salutare calorosamente i concittadini che stanno seguendo i passaggi salienti di questa cerimonia presso le sedi istituzionali o attraverso i mezzi di comunicazione. A questi ultimi ed in particolare a chi non trova, a chi ha perso o teme di perdere a breve il lavoro sarà rivolta nei prossimi mesi la nostra prioritaria attenzione, consapevoli dell’importanza di questo semestre per la realizzazione degli importanti obiettivi sopra enunciati.