Produrre farmaci e vaccini a San Marino: un pacchetto di leggi per intercettare investimenti
Interesse di realtà italiane ed estere. Ciavatta: “Il recepimento delle buone pratiche cliniche può velocizzare i tempi di approvazione di farmaci e vaccini"
“San Marino potrebbe diventare una piccola Silicon Valley del farmaceutico”. Le parole del Segretario alla Sanità riflettono le alte aspettative su un settore che muove, nel mondo, investimenti milionari. Ne è prova l'accelerata sul progetto di legge sulle norme di buona pratica clinica che approda in Consiglio in seconda lettura. L'obiettivo è rendere le sperimentazioni condotte in Repubblica conformi alle norme internazionali, a garanzia di sicurezza, diritti, affidabilità, veridicità, verificabilità dei risultati e qualità dei dati.
[Banner_Google_ADS]
Dall'anno scorso – dicono dal Governo - sono arrivate diverse richieste da parte di investitori italiani e stranieri, europei e non solo, interessati a produrre farmaci a San Marino. Qualche mese fa un'azienda del nord Italia è venuta in Repubblica per verificare di persona. La specificità del nostro paese, non sottoposto ad EMA per le approvazioni, ha destato interesse, e si vuole cogliere l'opportunità. “Il recepimento delle buone pratiche cliniche – spiega il Segretario alla Sanità – può velocizzare di molto i tempi di approvazione di farmaci e vaccini. Ed in questo campo arrivare prima della concorrenza significa conquistare una più ampia fetta di mercato”.
Il pdl fa parte di un pacchetto che prevede tre leggi e diversi decreti. Le prossime due norme riguarderanno le buone pratiche di laboratorio e di produzione, per rispondere alle direttive internazionali seguite dai paesi occidentali in ambito di ricerca medica. Il pdl in via di approvazione sarà comunque già sufficiente per tutte le sperimentazioni - spiega Roberto Ciavatta - compresa la ricerca clinica presso ospedale e privati. La Segreteria vuole approvare l'intero “pacchetto” entro l'anno, per coprire ogni aspetto, dalla sperimentazione alla vendita.
“Una volta che saranno state recepite tutte le buone pratiche internazionali, chi verrà ad investire a San Marino su farmaci o vaccini – afferma Ciavatta – avrà la garanzia che il suo prodotto possa venire approvato dagli enti occidentali”. Passaggio impossibile senza standard di qualità. Nella legge è previsto anche un ispettorato interno per le verifiche. I controlli saranno obbligatori e, in questa prima fase, a consulenza. San Marino – continua il Segretario - potrà garantire procedure snelle e risposte veloci. La legge è un primo passo. Importante è anche la rete di contatti esterni.
[Banner_Google_ADS]