Progetto Economico 2011 al centro della riunione del Patto

Progetto Economico 2011 al centro della riunione del Patto.
Intervenire subito per mantenere il deficit di bilancio previsto per quest’anno entro i 43 milioni di euro. Ma per diminuire di almeno 40 milioni il rosso individuato nella previsionale per il 2011 bisogna guardare lontano. Così il Segretario di Stato per le finanze porta sul tavolo del patto interventi strutturali, che devono poter incidere sia sulla spesa corrente, sia in conto capitale. Nell’immediato: congelamento dei capitoli di spesa non obbligatoria, riduzione del personale non sostituendo tutti i pensionamenti, maggiore flessibilità interna nella PA, riduzione di due punti nella Monofase in preparazione del passaggio all’Iva. Insomma, dice la maggioranza, più rigore senza licenziamenti né decurtazione degli stipendi e iniziative per rilanciare i consumi interni.
Per il 2011 si punta a strutturare gli interveti, in primis eliminando l’assistenzialismo che ancora sorregge tanta parte dell’economia. Si pensa anche ad un meccanismo di aggiornamento delle tariffe, ad una riforma della PA che porti non solo ad una diminuzione del personale ma anche ad un completa razionalizzazione della gestione della spesa, alla esternalizzazione dei servizi non strategici; all’equità fiscale che dovrà essere realizzata con la riforma tributaria e all’attrazione di nuovi investimenti, con il commercio, il turismo, la sanità e interventi sul territorio. E’ chiaro, conclude il Patto, che le relazioni internazionali e il rapporto con l’Italia sono fondamentali per una buona riuscita e della manovra e del Piano. Quindi, per il Governo, una priorità imprescindibile.

Sonia Tura

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