Il progetto di legge sulla vigilanza per le attività economiche in Congresso di Stato
Pretestuose vengono giudicate alcune critiche che per il Governo non hanno fondamento. Resta la volontà di mantenere aperto il confronto per eventualmente migliorare il testo legislativo, ma l’opposizione – tuona Tito Masi – deve dire come intende affrontare la questione. Non si può continuare a gridare ai 4 venti che si devono combattere le anomalìe e tutelare le aziende sane e poi gridare allo scandalo se si prevedono strumenti di controllo che vanno proprio in questa direzione. La prima bozza è stata inviata alle Categorie economiche e alla Banca Centrale – spiega il Governo – siamo in attesa di ricevere le loro osservazioni e sulla base di questa siamo pronti ad avviare il confronto. Nessuna deroga al Segreto Bancario - aggiunge Pier Marino Mularoni – sarà la stessa Banca Centrale ad assicurare la difesa di un principio stabilito dalle nostre norme. Si vuole demonizzare una legge che invece noi riteniamo fondamentale. Del resto – afferma Mularoni – siamo impegnati sul piano internazionale a portare avanti un’azione decisa contro il riciclaggio ed ogni forma di finanziamento al terrorismo e intendiamo proseguire sulla strada intrapresa. Le aziende serie – rassicura il Governo – non hanno nulla da temere, ma una svolta, rispetto al passato, è indispensabile a tutela dell’intero sistema per creare un clima di maggiore chiarezza e trasparenza operativa per tutte le imprese.