Protagonista in Aula la politica estera. Si riparte con l'assestamento di bilancio
L'Aula sospende i lavori con la presentazione delle modifiche al bilancio di previsione per il 2014, mentre è il Segretario agli esteri ad aprire la lavori del Consiglio Grande e Generale chiedendo all’Aula di prendere le distanze dall’”inaudita violenza” dell’Isis. Parte dall’Ucraina, Pasquale Valentini, per raccontare una crisi che si sta aggravando. Quella che poteva sembrare una guerra civile, sta diventando un momento di tensione forte tra Russia e Ucraina e nelle ultime ore questo ha rimesso in moto l’alleanza Nato. Domani è previsto un vertice per prendere contromisure nei confronti della Federazione russa. Sappiamo, ricorda il Segretario agli esteri, che molte azioni in questo senso non sono andate a buon fine: l’ iniziativa Osce è stata tarpata nelle intenzioni, mentre sono molte le misure restrittive adottate dall’Unione Europea. Preoccupanti, prosegue Valentini, le dichiarazioni del ministro Mogherini quando dice che al momento i rapporti tra Ue e federazione Russa sono difficili e parla di congelamento, nell’attesa di arrivare a riprendere un dialogo che è indispensabile sul piano politico ed economico. Altra situazione complessa è quella dell’Iraq. Di fronte alla barbarie nei confronti di civili inermi la prima cosa da fare, prosegue Valentini, è la denuncia dell’assoluta inammissibilità della violenza. Tutte le organizzazioni politiche devono prendere le distanze da questo modo di intendere l’azione politica così come le autorità religiose delle principali religioni devono condannare l’ uso distorto della religione fatto per incutere terrore e violenza nelle popolazioni. Come governo, conclude il Segretario agli esteri, abbiamo condiviso l’intervento umanitario per sostenere i profughi e le vittime dell’Isis, ma credo sia importante una posizione del Consiglio per prendere le distanze da queste inaudite violenze. Racconta invece la “saga dell’Ambasciata fantasma” Grazia Zafferani di Rete che racconta all’Aula l’avventura di due ragazze sammarinesi che poche settimane fa erano in vacanza-studio a Londra. Una di loro ha subito un furto, le sono stati rubati anche il passaporto e il biglietto aereo, e al momento della denuncia le forze dell’ordine inglesi hanno suggerito di rivolgersi all’ambasciata per chiedere un visto che permettesse di prendere il volo di ritorno. Di li, sottolinea la rappresentante di Rete, è iniziata la saga dell’ambasciata fantasma: nessuna sede, telefono inesistente. Grazia Zafferani sottolinea anche che, da San Marino, il Segretario Antonella Mularoni si è spesa molto per prendere contatti con i diplomatici ma il console di Londra era irraggiungibile ed è stato contattato solo il giorno dopo perché si trovava fuori Londra. Di qui la richiesta delle dimissioni del diplomatico perché, sottolinea il consigliere di Rete, non è possibile che non ci sia reperibilità 24 ore su 24 in ambasciata e perchè non ha rispettato il suo primo compito che è quello di assistere e proteggere i cittadini sammarinesi nel momento della loro presenza in un paese straniero.
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