Ps: alla partita delle banche si affianca quella sulla giustizia
A San Marino si stanno giocando due partite fondamentali per la tenuta del sistema: una riguarda il settore bancario e finanziario, l'altra la giustizia. Il gruppo consiliare socialista ribadisce l'accusa di “gestione del Paese sciagurata” rivolta a governo e maggioranza e sottolinea l'assenza totale di dialogo con l'opposizione. Bene l'autonomia di Banca Centrale, dice Alessandro Mancini, ma qui bisogna mettere in discussione l'autonomia del governo. Celli ripete sempre le stesse cose eppure, sottolinea, nel dettaglio non sappiamo niente. 2 mesi fa non c'erano i soldi per pagare gli stipendi di giugno e adesso ci dice che, sui fondi pensione depositati nelle banche, lo Stato farà la sua parte. Su Cassa di Risparmio, aggiunge, siamo preoccupatissimi. Nessuna convocazione dell'assemblea dei soci, 2 dimissionari che ancora partecipano al Cda. Va ripreso il dialogo per nominare un membro dell'opposizione e, anticipa Mancini, condividiamo la proposta sindacale di prevedere anche un loro rappresentante. Non è corretto, ribadisce, che Grais vada a Washington per dire cosa vuole fare senza parlare con i sammarinesi e con la stampa della Repubblica. C'è molto che non sta funzionando quindi, anticipa, alzeremo il livello dell'opposizione. La partita delle banche passa sopra la testa dei sammarinesi e, probabilmente dello stesso governo, dice Denise Bronzetti. L'altra si gioca sul tema della giustizia. Il 199 ter deve essere riscritto ma questa, sottolinea, è una partita grandissima che può mettere San Marino in difficoltà, in ordine ai processi che si stanno svolgendo. Proprio mentre arrivavano timidi segnali di ripresa della nostra economia, precisa, comincia la confusione nei due settori principali per dare tranquillità agli investitori. Servono nuove entrate in bilancio e il gruppo socialista rilancia l'apertura alle residenze rinnovando anche le critiche a un prg senza impostazione politica: a Boeri, ribadisce Mancini, vanno dati gli input. E' nata di nuovo l'esigenza di tenere legati governo e maggioranza, una esperienza già vissuta, ricorda Denise Bronzetti. Vorremmo leggerlo come un segnale positivo, dice, ma la storia recente ci dimostra che cosi non è.
Sonia Tura
Nel servizio l'intervista a Denise Bronzetti
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