Il consigliere Federico Pedini e Erik Casali spiegano le ragioni della corrente. Un valore aggiunto, ribadiscono, non in contrapposizione: "ci teniamo al partito socialista, pesantemente danneggiato dal video sul voto di scambio". Rigettano le accuse di sciacallaggio, e non è stato questo episodio a farli uscire allo scoperto: la corrente c' era da tempo, ma dopo le dimissioni del segretario Celli e l'azione politica verso un governo di emergenza hanno ritenuto farsi avanti. Soprattutto in vista del congresso del partito che si terrà in primavera". Sotto accusa la gestione del partito, "ondivaga - la definisce Pedini Amati - prima passa dalla richiesta di dimissioni del governo, poi alla terza via, infine al governo di emergenza", che leggono come stampella all'attuale maggioranza. L'unico governo di emergenza, per Liberamente San Marino, è quello che uscirà dalla caduta dell'attuale. "Uno dei peggiori della storia, aggiunge Emanuele Santi. Percorso in ottica elezioni politiche: "il tempo di rigenerare la politica - aggiunge Casali - e avviare il confronto con tutte le forze politiche". Epifanio Troina elenca le priorità della corrente: la differenziazione come valore, per portare maggiori contributi; referendum sulla preferenza unica, per evitare le penose cordate elettorali; rinnovamento e non ricandidabilità per chi risulta avere acquistato voti. Insomma un richiamo al codice etico dei socialisti che Liberamente San Marino porterà in Congresso alla ricerca della maggiore condivisione.
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Nel servizio l'intervista a Erik Casali
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Nel servizio l'intervista a Erik Casali
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