Questa volta nessuna doccia fredda. Che Alessandro Bevitori avesse un piede fuori dalla porta i vertici del Ps già lo sapevano. Del resto qualche mese fa si era autosospeso dagli incarichi insieme ad Alessandro de Biagi, fresco di dimissioni da consigliere e membro di partito. Era solo questione di tempo prima che l'ex Presidente si decidesse al grande passo. A spingerlo in questa direzione – racconta a Tribuna – un'Assemblea Congressuale che non ha saputo determinare un cambio di rotta. Entrambi entrano nella scia dell'ex segretario Simone Celli, e abbracciano senza riserve la Costituente riformista. Il Ps tira invece dritto per la sua strada. “Stiamo affrontando questa delicata situazione con determinazione e grande impegno”- afferma il capogruppo Alessandro Mancini, che si dice molto soddisfatto della risposta della base alla politica delle alleanze. Da luglio partiranno gli incontri con categorie economiche e organizzazioni sindacali: il Ps presenterà il suo progetto paese e recepirà esigenze e priorità per la prossima legislatura. Il confronto con le forze con cultura di governo resta alto, compresa la Costituente.
MF
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