Ps: "Manca un progetto orientato alla costruzione del nuovo modello di sviluppo"

Ps: "Manca un progetto orientato alla costruzione del nuovo modello di sviluppo".
La conclusione del dibattito consiliare sull'esito della consultazione referendaria dello scorso 25 maggio impone una seria riflessione politica.

Non è condivisibile, ma si può comprendere che la maggioranza abbia fatto quadrato attorno al Governo e in particolare al Segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni.
Un atteggiamento diverso avrebbe determinato il crollo dell'attuale quadro politico, peraltro già fortemente precario, con conseguente ricorso ad elezioni anticipate.
È evidente però che la coalizione Bene Comune faccia di tutto per scongiurare questo scenario, in quanto verrebbe travolta dal malumore e dalla sfiducia dei cittadini sammarinesi.

Va bene la scelta di attivare un confronto tra tutti i gruppi consiliari per tentare di condividere la gestione degli effetti derivanti dall'abrogazione dei due provvedimenti legislativi oggetto del referendum.
È infatti troppo importante garantire la tenuta dell'I.s.s. e del sistema previdenziale, per cadere nella tentazione di assumere posizioni demagogiche e populiste solo al fine di acquisire consenso.

Tuttavia, il messaggio proveniente dalla consultazione referendaria non cambia di una virgola.
Il plebiscito con cui hanno trionfato i "Si" sono il segnale inequivocabile di un profondo malessere verso l'azione del governo e della maggioranza.

D'altra parte la situazione reale è sotto gli occhi di tutti: un Paese sfibrato dalla crisi, in cui l'emergenza lavoro è sempre più grave e il disagio sociale è in progressivo aumento.

Ha ragione chi sostiene che il voto del 25 maggio è frutto della paura che si è impossessata dei sammarinesi, soprattutto delle nuove generazioni.
Ma non basta riconoscere l'esistenza di questo sentimento, è necessario chiedersi il perché ci sia così tanta paura del presente e ancor più del futuro.

È molto semplice.
La paura prevale perché il Governo di Bene Comune, in oltre 18 mesi di legislatura, non è riuscito a riaccendere la speranza, nonostante le svariate promesse dispensate nel corso della campagna elettorale del 2012.
Manca un progetto di futuro orientato alla costruzione del nuovo modello di sviluppo, pienamente integrato con la comunità internazionale ed in grado di competere all'interno del mercato globale.

Per ora tante sono le parole pronunciate, pochi i fatti prodotti.
E i cittadini sammarinesi lo hanno sentenziato chiaramente con il loro voto.

Comunicato stampa Partito Socialista

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