Il Psd attacca il governo e dice: “La delibera sul referendum sta scatenando un'emergenza democratica”
Un atto sconsiderato, un vulnus istituzionale, una emergenza democratica. Il Psd attacca il governo e dice: “il quesito è molto chiaro. Per sospendere il referendum bisogna chiedere di entrare nell’Unione Europea a non, come ha fatto la Segreteria agli Esteri, ipotizzare una maggiore integrazione di San Marino con Bruxelles”. “Osceno - dice Giuseppe Morganti - il tentativo di tirare in ballo la Reggenza che non ha il dovere di ricorrere al Collegio dei Garanti. Il Patto - afferma - è il male della Repubblica, un mostro politico che blocca ogni sviluppo e ragionamento”. Ma il Psd vede una emergenza democratica anche nella decretazione d’urgenza, figlia della finanziaria. “Una scelta scandalosa”, commenta Claudio Felici. Il governo si inventa una forma normativa per rendere legittimo quello che legittimo non è. “Ha ragione Berardi”, ironizza il Psd. Nessun governo è stato capace di fare tanto. Ha messo d’accordo l’opposizione, la CSU con l’USL, le amministrazioni locali italiane di destra e di sinistra con Roma. “Un Esecutivo senza bussola - aggiunge Fiorenzo Stolfi - gestito dai segretari agli Esteri e agli Interni che di politica ne sanno ben poco. Siamo stanchi - aggiunge - di subire da chi, senza il premio di maggioranza, non ha neanche i numeri del consenso popolare. Pensiamo di estendere la nostra denuncia oltre confine”. “L’arresto di Bacciocchi - aggiunge Stolfi - dimostra che l’Italia sa meglio di San Marino come funziona il mondo politico, dell’economia, degli affari. Sulla criminalità organizzata - accusa - questo governo non ha fatto niente. Esemplare la vicenda Fincapital: alla fine chi ci rimette sono i sammarinesi”. Nel video l'intervista a Claudio Felici (Capogruppo Psd)
Sonia Tura
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