Una assemblea costituente della coalizione Riforme e Libertà. E’ la proposta lanciata da Giuseppe Morganti che si da due obiettivi immediati: dare una struttura dirigenziale alla coalizione e istituire gruppi di lavoro in grado di elaborare proposte, confrontarle con i cittadini, mettere in campo insomma quel lavoro di partecipazione democratica che, dice Morganti, i partiti non fanno. Ovviamo, conclude, i dirigenti vanno nominati con le primarie.
Questa è una delle tre posizioni che si stanno delineando in casa dei socialisti e dei democratici. La proposta di Morganti , appoggiata da una parte dei democratici, chiede in sostanza il consolidamento del lavoro della coalizione e un forte rinnovamento nel partito, a iniziare dalle nomine in seno alle commissioni consiliari. La seconda corrente propone di arrivare a un progetto comune con la coalizione, mantenendo una identità di partito mentre la terza posizione mira ad una più forte identità del Psd, mettendo in secondo piano il progetto della coalizione. La discussione è aperta e proseguirà giovedì prossimo, durante la nuova riunione del consiglio direttivo del Psd. La strada è quella di arrivare alla definizione di un documento comune. Ci sono già diverse proposte molto concrete, conclude Morganti, presentate anche da Emilio Della Balda. Bisogna dire si o no, oppure trovare una sintesi unitaria.
Questa è una delle tre posizioni che si stanno delineando in casa dei socialisti e dei democratici. La proposta di Morganti , appoggiata da una parte dei democratici, chiede in sostanza il consolidamento del lavoro della coalizione e un forte rinnovamento nel partito, a iniziare dalle nomine in seno alle commissioni consiliari. La seconda corrente propone di arrivare a un progetto comune con la coalizione, mantenendo una identità di partito mentre la terza posizione mira ad una più forte identità del Psd, mettendo in secondo piano il progetto della coalizione. La discussione è aperta e proseguirà giovedì prossimo, durante la nuova riunione del consiglio direttivo del Psd. La strada è quella di arrivare alla definizione di un documento comune. Ci sono già diverse proposte molto concrete, conclude Morganti, presentate anche da Emilio Della Balda. Bisogna dire si o no, oppure trovare una sintesi unitaria.
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