Il Psd dice no al governo istituzionale

Il Psd dice no al governo istituzionale.
Il Psd risponde picche alla proposta di governo istituzionale di responsabilità, lasciando aperto uno spiraglio per ipotesi alternative. La fine dell’instabilità per Alleanza Popolare si ottiene solo con elezioni anticipate, ma servono le dimissioni di 30 consiglieri e allo stato attuale non è percorribile. Per questo approvano la proposta di governo Dc.
Piace l’approccio democristiano a Sinistra Unita, ma ognuno resta nelle proprie posizioni: elezioni subito per Su non prima di aver apportato una modifica alla legge elettorale sulle preferenze estere, cosa che incontra terreno fertile nella Dc. Sul governo istituzionale non c’è il clima e la condizione politica adatta. Pieno appoggio dagli Europopolari, ad un governo di unità nazionale. Ogni forza politica lo chiama diversamente ma il concetto resta lo stesso. Al momento l’unica risposta utile al paese per ristabilire una tregua tra le forze politiche e avviare una nuova dialettica I Democratici di Centro hanno incontrato a un anno e mezzo di distanza il loro ex partito, ma le posizioni restano distanti. “Proposta legittima – dice Giovanni Lonfernini -, ma dopo l’atto miserevole dei due ex consiglieri Psd, oggi più che mai la politica deve assumersi le proprie responsabilità e ridare la parola agli elettori”. Che sia governo istituzionale o di larghe intese, comunque lo si definisca, ai Nuovi Socialisti piace. Lo avevano proposto fin dal primo giro di consultazioni. Anche se vanno verificati i contenuti. “Ma – dice Casali - se non si raggiunge l’accordo elezioni subito”. C’è attesa per l’arrivo degli ex consiglieri Psd, Berardi e Ottaviani, che trovano punti di contatto con la proposta Dc soprattutto su tre aspetti: una tregua politico istituzionale per affrontare le emergenze e lavorare alla formazione di coalizioni come prevede la legge. “Il richiamo alle elezioni non ci spaventa – dicono – ma è figlio di fallimenti e proposte che non hanno capo ne coda”. Noi Sammarinesi sono per il voto, comunque aperti alle proposte sul tavolo, ma vogliono vederci chiaro su contenuti, tempi e formazione dell’esecutivo. I più entusiasti, all’uscita, sono i Popolari. Con la Dc ormai si parlano da alleati. E la proposta di un esecutivo istituzionale piace sia per durata, contenuti e composizione delle deleghe. Disponibilità anche da parte di Alleanza Nazionale. “Un governo aperto alle forze di buona volontà” chiedono. Ultimi a entrare i Sammarinesi per la Libertà che hanno ribadito il loro no ad un governo istituzionale, la priorità resta quella di un governo politico che si assuma le sue responsabilità.

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