Psd: "Fermare la guerra in Europa, negoziare la pace"
Occorre rinnovare lo spirito del trattato di Helsinki prima che il futuro europeo sia corroso in modo imprevedibile dalla guerra in Ucraina.
San Marino fa parte di questo futuro e se ne assume la propria responsabilità, condannando un processo di azione e reazione violento che ostacola il dialogo e il compromesso.
Il dialogo di tutti gli Stati europei con la Russia è vitale per riportarla ad agire in modo responsabile nei confronti dell’Ucraina, cioè fermare la violenza e impegnarsi per ristabilire la pace.
Non è questo il tempo per stabilire chi ha avuto torto o ragione.
Occorre fermare la guerra e negoziare un accordo politico finché è ancora possibile.
Il quadro attuale è compromesso dall’intensificazione degli atti di guerra, diretti e indiretti, e così non può che peggiorare. Il popolo europeo, e quello ucraino prima di tutti, non può più pagare il tributo di sangue all’orrore della guerra.
Per non pagarlo, la soluzione è da trovare in Europa e con la Russia, non altrove e contro la Russia.
La destabilizzazione reciproca non può conseguire lo scopo più importante: ottenere pacificamente un nuovo equilibrio, alla luce del mutamento politico già avvenuto in Ucraina e oggi irreversibile. Ricercarlo significa attuare politiche che creino più stabilità per tutti, non più instabilità, e diano più sicurezza alla gente, non più insicurezza.
Per questo il PSD invocherà oggi, in tutte le sedi internazionali in cui è rappresentato e agisce, l’impegno più profondo per evitare la peggiore sconfitta: alimentare la guerra, cioè la morte.
Comunicato stampa Partito dei Socialisti e Democratici