Primo incontro ufficiale fra la Casa delle Identità e il Partito dei Socialisti e Democratici. Il nuovo soggetto politico, che proprio nei giorni scorsi ha tenuto la sua assemblea costituente, si colloca nell’area della sinistra e il PSD intende verificare affinità e possibili convergenze. L’ipotesi, già annunciata nelle settimane scorse, è quella di una probabile lista comune alla prossima consultazione elettorale, per questo si sta registrando la sintonia sulle cose da fare e sulla visione politica. Al tavolo comune si è parlato di garanzia per i cittadini del diritto alle proprie scelte, di divisione dei poteri e delle funzioni pubbliche, di economia, di Europa, di socialità, di territorio, di rafforzamento del voto degli elettori. Positivo il giudizio espresso al termine dei colloqui anche se tutto, almeno al momento, resta nella fase interlocutoria, di verifica cioè dei punti di contatto del pensiero. Il PSD ha rimarcato di non essere un partito ideologico, ma di trovare proprio nelle idee e nei progetti il principale punto di forza. 'Visto il progetto di unificazione delle forze della sinistra – ha detto il Presidente, Giuseppe Morganti – non possiamo che guardare con interesse e soddisfazione alla casa delle Identità'. Pier Paolo Guardigli, illustrando il manifesto adottato, ha evidenziato la volontà di creare un luogo d’incontro fra le forze Liberali, Democratiche e Riformatrici,
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