Tutte sedute allo stesso tavolo, le forze politiche, per discutere in merito alla riforma del sistema elettorale e, in particolare, della proposta del PSD. A favorire il confronto il Partito dei Socialisti e dei Democratici, che già attorno alla sua proposta aveva raccolto per due tornate, le forze politiche. Per la prima volta però ci si siede al tavolo tutti insieme. Un dialogo che ha dimostrato la volontà comune di intervenire per ammodernare la materia, anche se le soluzioni che si ipotizzano sono ancora distanti. Intanto però si è deciso di mantenere aperto un tavolo permanete di confronto, che tornerà a riunirsi l’undici novembre prossimo, unitamente alla possibilità di discutere della materia in aula consigliare, magari già nella sessione convocata di novembre. Quelle che si stanno ricercando sono le convergenze più ampie, ma ancora ci sono punti sui quali si è distanti. Ad unire sono gli aspetti del mantenimento del sistema proporzionale, l’introduzione di norme che assicurino stabilità politica, la possibilità ai cittadini di scegliere le maggioranze e di dare maggior peso al loro voto. A dividere sono invece ancora gli aspetti tecnici legati al cosiddetto secondo turno, previsto nella proposta del PSD, l’adozione del premio di maggioranza, il voto estero.
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