Psd e Ps: prove di matrimonio
Monica Fabbri
Sull'avvicinamento delle due forze politiche interviene con durezza Liberamente San Marino che scrive: PSD e PS fortemente indebolitisi in questi ultimi mesi, sentendo odor di elezioni cercano marchingegni di bassa architettura politica per nascondere le proprie magagne e hanno pensato bene di unire strategicamente le loro due debolezze nella speranza di mitigare la dura realtà. Il copione non cambia - sottolinea Liberamente - che ricorda l'unificazione di vertice tra ex Socialisti ed ex Comunisti, che fece scomparire il vecchio P.S.S. dando vita al P.S.D., con il risultato di aver complessivamente perso a tutt'oggi 11 seggi e 4.000 voti rispetto alle elezioni del 2001. Tra i due – conclude Liberamente - è il PSD che compie un buon affare. Infatti è al Governo, mentre il P.S. al governo non c'è, anche se vorrebbe. Se l'accordo prevede una stretta collaborazione sia per il presente, sia in chiave futura, vuol dire che il P.S. certifica la sua rinuncia al ruolo di opposizione, mentre il PSD rimane saldamente al Governo e ne aumenta anzi il potere contrattuale nel Congresso di Stato.