Il PSD riunisce il direttivo per analizzare la situazione politica
O si agisce subito, o si rischia di incappare in una sonora bocciatura. Meno di un mese di tempo per raggiungere gli obiettivi indicati dal Fondo Monetario Internazionale. Entro il 22 aprile, data del Forum di Washington, il Governo dovrà mostrarsi preparato e presentare provvedimenti per il taglio della spesa pubblica, l’aumento delle tasse, la ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio, così come richiesto dall’organismo internazionale. Disposizioni talmente delicate - conferma il PSD – che richiederanno ulteriori pesanti sacrifici ai cittadini e che proprio per questo necessitano della massima condivisione tra le forze politiche e, dunque, di un confronto il più possibile allargato. Socialisti e Democratici, seppur dall’opposizione, non si sottrarranno all’impegno ma invitano il Governo a prendere decisioni celeri e a dare risposte al Paese. Posizione che li vede d’accordo con la DC: traendo spunto dai dati preoccupanti forniti dal FMI il segretario politico Gerardo Giovagnoli ha inviato una lettera all’omologo democristiano Marco Gatti proprio per far fronte comune e spronare il Congresso di Stato ad organizzare una discussione che tenga conto dell’emergenza. Una linea all’interno del PSD non condivisa da tutti. Qualche voce fuori dal coro c’è, convinta della difficoltà di confrontarsi con una maggioranza risicata e divisa, incapace finora di dare una svolta. “Occorre però anteporre a tutto i bisogni del Paese - conclude Giovagnoli – è la situazione che lo richiede”.
Silvia Pelliccioni
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