Il Psd rivolge un appello per un fronte comune nell’interesse generale del Paese
Così non si può continuare. Il Partito dei Socialisti e dei Democratici snocciola le questioni irrisolte, evidenzia i ritardi e denuncia un immobilismo del Governo che, a suo parere, non può più essere accettato”. Non hanno digerito il mancato accoglimento della loro proposta legislativa per aderire allo scambio di informazioni con l’Italia; a richiesta unilaterale o, in subordine, automatico. “Ma contestualmente, precisano, alla firma dell’accordo contro le doppie imposizioni”. Al Governo contestano la mancanza di risposte e un immobilismo che biasimano con forza: “di incontri ufficiali non se parla – affermano Segretario e Capogruppo – dei tavoli tecnici non si hanno notizie, lo stesso dicasi per le iniziative internazionali. Ci chiediamo che cosa si aspetti”. Poi c’è la questione della presidenza di Banca Centrale. Anche qui si chiedono le ragioni della mancata nomina, dei ritardi che giudicano incomprensibili: “ci dicano quali sono gli ostacoli e facciano il nome di quell’irresponsabile che fa resistenza sulla nomina del Presidente. Il Paese – aggiungono – ha bisogno di ulteriori strumenti di vigilanza e controllo, in grado di garantire la qualità del sistema economico”. Nei prossimi giorni torneranno a rimarcare la necessità di instaurare un rapporto di integrazione con l’Unione Europea, intanto lanciano un appello a forze politiche, categorie economiche e singoli cittadini, per un fronte comune “di chi ha capito – spiegano – che questo stato di cose non è più sostenibile. Al di là delle bandiere e degli interessi di parte – concludono – si deve lavorare insieme”.
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