La settimana politica si chiude all’insegna delle fibrillazioni in casa del Psd. Mercoledì in Consiglio direttivo approdano le dimissioni del presidente prima e del segretario poi: Patrizia Busignani e Paride Andreoli. Per entrambi irrevocabili. Il parlamentino si annuncia come la resa dei conti, anche se non c’è stato uno strappo vero e proprio all’interno dei socialisti e democratici. Per alcuni esponenti anche le ipotesi rilanciate dai quotidiani di spaccature a livello di gruppo consiliare sono andate molto in là. Quel che è certo è che da qui a mercoledì ci saranno tentativi di chiarimento all’ interno delle due anime che compongono il partito. Lunedì Andreoli ha convocato la Segreteria che dovrà prendere atto delle sue dimissioni, mentre mercoledì il presidente Busignani leggerà una lettera che il segretario ha scritto ai compagni per spiegare le motivazioni ala base del suo gesto: “Mi auguro che il dibattito nel Direttivo sia approfondito e sereno nei rapporti”, dice Andreoli che non esclude possibili riconciliazioni “ la spaccatura ancora non è avvenuta” rimarca, “ma il problema resta politico e condiziona i rapporti all’interno del PSd sulla strada che il partito intende seguire per il futuro”.
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