Psrs, analisi a tutto tondo di Simone Celli

“La situazione continua ad essere particolarmente delicata e difficile”. Inizia così il riferimento di Simone Celli alla direzione del Psrs. Parla di crisi di sistema da gestire con politiche di alto livello e non più con tatticismi e scorciatoie, di coraggio e di decisioni da prendere. Il governo e il Patto invece si nascondono dietro ad un deficit di bilancio ancora sotto controllo, ad un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Europa, alla chiusura di qualche azienda, ai moderati aumenti di tariffe e servizi. “Una compagine di maggioranza - è l’analisi - incapace di definire una degna manovra economica, con enormi contraddizioni al suo interno. E’ una situazione - sostiene Celli - che senza un cambio di passo porterà all’inevitabile implosione della maggioranza”. “Politica estera e rapporti con l’Italia - per il segretario del Psrs - il Governo non è stato capace di impostare, in quasi due anni, un serio negoziato politico, e oggi si riparte dall’ennesimo tavolo tecnico di una trattativa infinita”. Immobilismo progettuale e incapacità decisionale “che - secondo Celli - fanno presagire l’esaurimento dell’azione politica del Patto”. Ciò non esclude a priori le elezioni anticipate, ma anche la ricerca di soluzioni politiche per chiudere una fase che sta provocando enormi danni. Allontanato ogni ipotetico ingresso del Psrs nella maggioranza, Celli focalizza l’impegno del suo partito ad una collaborazione organica tra l’area socialista e l’area democratico cristiana mentre viene seguito con attenzione il percorso di EpS e DdC per la formazione di un moderno centro riformista non alternativo alla Dc.

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