Psrs: "Le dimissioni di Gatti sono un problema della maggioranza”
“E’ una vicenda che mina ulteriormente la credibilità e il prestigio delle istituzioni e che conferma il giudizio negativo sulla vecchia politica”. Così il Psrs che però non si unisce alle forze di opposizione che chiedono le dimissioni del Segretario alle Finanze. “Questo - dice il segretario Simone Celli - è un problema della maggioranza, del Governo e dello stesso Gatti”. Martedì il Psrs andrà all’incontro chiesto dal Psd. Si definirà una linea comune? “Magari - risponde Celli - ci potrebbe essere qualche distinguo nella maggioranza”. Il Psrs invita ad uscire ad una logica di contrapposizione e rilancia sui progetti. Obiettivo: il rinnovamento, per aprire una fase nuova che dovrà modificare radicalmente la gestione della cosa pubblica. La direzione ha definito i 12 punti del cambiamento da presentare a tutte le forze politiche. Due i livelli: affrontare la fase di emergenza e poi varare riforme strutturali per il nuovo sistema Paese. “Siamo l’unica forza politica - sottolinea Alessandro Macini - ad avere un progetto economico”. “Il Governo - dicono - è senza credibilità, totalmente isolato dall’Unione Europea e dai mercati internazionali. Non ha una politica industriale e un progetto organico per uscire dalla crisi”. Il capogruppo Paolo Crescentini da una valutazione in chiaroscuro del progetto per il nuovo regolamento consiliare. Si all’abolizione delle commissioni, no alla riduzione dei tempi. Si al voto palese, no all’aumento del gettone di presenza. Non si può chiedere ai cittadini di tirare la cinghia e aumentare le retribuzioni dei consiglieri. “Quando i tempi saranno migliori - conclude - ne riparleremo”.
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