Pss contro Casali per l'uso del simbolo
Secondo il presidente Alberto Cecchetti, l’azione di Augusto Casali è inqualificabile e il Pss si è dimostrato fin troppo tollerante nei suoi confronti. Aggiunge Maurizio Rattini “le diversità di pensiero si combattono all’interno del partito. Uscire non è mai una scelta giusta”.
Il Pss si dice soddisfatto del rinnovato rapporto con la base, coi tanti giovani che hanno rinvigorito le file socialiste e giudica positivamente i primi 60 giorni del governo straordinario “Un Esecutivo – ricorda il capogruppo Fiorenzo Stolfi – che verrà giudicato solo per ciò che farà, per le riforme che porterà a termine. Le tre forze politiche stanno lavorando su obiettivi comuni, e spiace la battuta d’arresto sulla Corte dei Conti. Sappiamo che in maggioranza c’è chi vota contro, a questo punto speriamo escano allo scoperto: meglio una corrente interna alla luce del sole che un malessere sotterraneo che genera confusione. Ma questo – conclude – non fa che rafforzare l’idea che sia stata la minoranza a voler mettere in rilievo queste pecche, usando una legge popolare per i propri giochi politici”.
'E’ un argomento che ci appassiona poco - la replica di Augusto Casali - e ci pare di scarso interesse rispetto a tutto quello che sta succedendo nel paese. Il PSS – aggiunge - dovrebbe smettere di fare il gioco delle tre carte e dirci che simbolo usa perchè in questo momento ne sta usando tre. Se qualcuno deve fare chiarezza è proprio il partito socialista. Il simbolo che stanno usando in questo momento sulla carta intestata – aggiunge Casali - è stato depositato dal Partito Socialista Nuova San Marino, credo proprio sia opportuno fare un po’ di chiarezza'.