Il giorno dopo le dimissioni annunciate del Presidente, Antonio Volpinari, nella sede del Partito Socialista ci si interroga e si invita a non sovrapporre le due situazioni delicate che il garofano si trova ad affrontare. Una cosa è lo strappo con Augusto Casali – spiega il segretario Mauro Chiaruzzi – altra è invece la scelta del Presidente. Chiaruzzi conferma la sua sorpresa di fronte alla posizione di Volpinari e rivela che il partito ha chiesto al suo presidente di ripensarci, di riflettere su una scelta che i vertici socialisti ritengono ingiustificata. Volpinari, lo ricordiamo, ieri sera ha contestato al suo partito un atteggiamento immobilistico. Dalla presentazione della risoluzione approvata all’unanimità dalla direzione del 10 settembre scorso, è passato più di un mese – protesta Volpinari – ma delle cose indicate su quel documento a nessuna è stato dato seguito. In quell’atto si parlava di rinnovamento, sia interno che nella squadra di governo, di rallentamento del processo di unificazione, tutto è ancora disatteso. Non è d’accordo il Segretario che conferma tutti gli impegni assunti con quell’approvazione. Applicare quella risoluzione – dichiara – è un compito che ci siamo dati e nessuno ha intenzione di non rispettarla, di sottrarsi alle responsabilità. Le visioni nostre – aggiunge - sono le stesse del Presidente, è solo una questione di tempi ed è per questo che gli chiediamo di riflettere ulteriormente sulla sua decisione. Volpinari ieri sera a tarda ora ha annunciato le sue dimissioni, formalmente le dovrà presentare alla segreteria e di certo se ne parlerà ampiamente nella direzione già convocata per mercoledì prossimo. Diversa la vicenda che invece vede contrapposta la corrente Nuova San Marino. La segreteria socialista prende atto dell’impossibilità di mantenere aperto il dialogo. Nel primo incontro qualche spiraglio sembrava aprirsi, ma nell’ultimo colloquio le speranze di una riconciliazione sono cadute tutte. Chiaruzzi si dice amareggiato perchè – dichiara – avevo creduto molto nella possibilità di ripristinare una comunicazione costruttiva, mi ero speso molto anche in segreteria – aggiunge – invece ci siamo trovati di fronte barricate sempre più alte e una serie di ultimatum inaccettabili. Domani Casali farà sapere ufficialmente quali sono le sue intenzioni.
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