Querelle Valentini-Lazzari: gioco sporco, "A chi giova?"
Dichiarare, coma fa Lazzari, di avere “scarso interesse” a dimostrare la verità delle affermazioni su cui ha basato le sue tesi denigratorie o, peggio ancora, che molte cose che lui stesso dice sono vere anche se è impossibile dimostrarlo, toglie evidentemente ogni motivazione a fornire elementi perché la verità possa venire a galla e serve da copertura per continuare a diffondere falsità o, che è lo stesso, mezze verità.
Qualche giorno fa Alessandro Rossi ha pubblicato una sua riflessione che, non me ne voglia, mi permetto di prendere a prestito per la consonanza che ci ritrovo: “Ebbene io vedo i miei concittadini discettare e sentenziare, partendo da supposte verità conclamate di cui ognuno si erge a portavoce ingenerando nel corpo sociale solo sfiducia e sconforto … Il confronto politico non esiste, esistono solo piccoli palcoscenici personali dove ogni attore si sente protagonista, recita il copione della propria vuota verità senza ricercare in maniera dialettica il conforto alle proprie tesi nell’interlocutore.”
Ora, quando Lazzari scrive, a sostegno delle sue tesi, che “l’ordine della Repubblica è alterato dalla volontà delle massonerie, dell’Opus Dei, della criminalità organizzata e di altri consorzi di interesse”, sono sicuro che sa che non sta parlando di me, ne tantomeno del Gen. Gentili. Se lo fa allora, consapevolmente o no, ma lo reputo troppo intelligente per non averne consapevolezza, si fa strumento di quella logica del complotto di cui non vuol sentir parlare.
Questo caro Luca è il “gioco sporco” di cui parli e che non mi appartiene nonostante i tentativi goffi e ripetuti di appiccicarmelo!
Concludeva Rossi nel suo articolo: “In questo modo non si genera benessere collettivo ma si incrementa solo separazione sociale…”. Per questo sono a ripeterti: “A chi giova?”. Un sussulto di sincerità, almeno con se stessi, sarebbe un gesto rivoluzionario! Se si può favorire un tale percorso mi troverai sempre disponibile.
Comunicato stampa
Segretario di Stato Affari Esteri
Pasquale Valentini