La questione della Centrale del Latte in Consiglio Grande e Generale
Soddisfatta l’Osla, l’Associazione degli imprenditori, che apprezza l’intervento del governo verso la liberalizzazione , che si trasformerà anche – afferma l’Osla – in una maggiore tutela dei consumatori. Ma resta da affrontare la questione della privatizzazione, dell’uscita dello Stato dalla Centrale e della cessione a soggetti privati. L’auspicio dell’Associazione degli imprenditori è quello che al più presto si concluda l’iter avviato e si possa passare alla fase di modernizzazione della struttura e degli impianti, trasformando l’azienda in un soggetto capace di ridare nuovo slancio a questo settore del mercato. Intanto i produttori di latte della Repubblica tornano a farsi avanti e si dicono disponibili a realizzare un progetto per il rilancio del comparto. Un progetto – scrivono – tutto sammarinese.
Alla Reggenza hanno chiesto un’udienza per aver modo di illustrare nei dettagli questo progetto che – anticipano – si poggerà sulla specificità del territorio e intende coinvolgere tutte le società, le cooperative e i consorzi di distribuzione operanti in Repubblica. Convinti della richiesta di tipicità che arriva dal mercato, delle virtù delle produzioni locali e della necessità di mantenere vivo il marchio Eurolatte, i produttori mettono in evidenza i vantaggi della cosiddetta “filiera corta” che consente vantaggi importanti per i consumatori. Per l’assistenza tecnica specializzata – fanno sapere – intendiamo avvalersi della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna. Una collaborazione che prevede il controllo, il monitoraggio e il miglioramento di tutta la filiera, dal campo alla stalla al caseificio. Anche sul fronte politico si annuncia lo scontro. Le opposizioni riconoscono che il problema è annoso e che ci sono le necessità di intervenire per ammodernare la struttura. Ma la strada intrapresa non la condividono. Quell’appalto non va bene – afferma il leader della Dc, Pasquale Valentini – si deve riaprire il discorso tenendo conto delle proposte che stanno avanzando gli allevatori sammarinesi, pur facendo tutte le valutazioni di tipo economico e aziendale. Un tema sul quale le forze di opposizione annunciano di dare battaglia in aula parlamentare. Altro passaggio spinoso della sessione consigliare: il progetto di legge per la riorganizzazione dei servizi di vigilanza sulle attività economiche. Le opposizioni non hanno gradito l’impostazione del provvedimento e prima di avviarne l’iter parlamentare chiedono di discutere della filosofia ispiratrice, della possibilità di fare i doverosi controlli ma allo stesso tempo di tutelare il Paese. Il riferimento, in particolare, è al cosiddetto “ufficio centrale di collegamento”, un organismo dal quale dovranno passare le richieste di informazioni da parte di altri paesi e che per le opposizioni non potrà vedere la sola partecipazione del Governo. Un ufficio – dichiarano – che dovrà dare adeguate garanzie di imparzialità. Certo – proseguono – non intendiamo che in questo ambito non si faccia nulla, che i controlli non debbano essere eseguiti, ma tutto – spiega il Segretario Dc – deve avvenire in modo adeguato. Fino ad ora – aggiunge Valentini – ci sono state strutture che hanno operato in questo senso, se ci sono stati eventuali limiti si devono verificare le condizioni per potenziarne l’efficacia. Chiederemo – conclude – la disponibilità a mettere in discussione la filosofia del provvedimento.