Questione giustizia infiamma il dibattito politico. Maggioranza: "L'obiettivo è di riportare ordine"

Domani si apre una settimana di lavori consiliari

Si preannuncia piuttosto caldo il comma comunicazioni, domani, in avvio di Consiglio Grande e Generale: proprio in queste ore gli occhi della politica sono nuovamente puntati sulla questione giustizia alla luce della “lettera sottoscritta dai 2/3 dei magistrati che compongono il Consiglio Giudiziario Plenario e indirizzata al Segretario Generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejčinović Burić”. Lettera, che – ha spiegato il Dirigente del Tribunale Giovanni Guzzetta alla Rtv - “per ragioni di rispetto istituzionale non è stata divulgata, poiché inviata” - due giorni fa - “per conoscenza anche ai Capitani Reggenti, ai membri del Congresso di Stato, ai Consiglieri e anche al Presidente del Collegio Garante".

Sul tema in giornata intervengono con determinazione le forze di governo. “Occorre costruire lo Stato di diritto – scrivono in una nota – che preveda la separazione e l'equilibrio dei poteri, nonché l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge”. Ripercorrono, quindi, gli ultimi anni di una questione che, sostengono, “nasce nel 2017 come conseguenza del 'caso titoli'”. L'avvio di alcune inchieste, aggiunge la maggioranza, portò alla “revoca dell'incarico all'allora Magistrato Dirigente con procedure non previste dalla legge”. Fu “una prima forzatura”, per Dc, Rete, NpR e Domani Motus Liberi, che parlano di una politica che ha fatto “scempio di leggi e procedure, con nomine e disposizioni solo per interessi di parte”. E “oggi sono proprio gli artefici di quelle scelte a gridare allo scandalo – rimarcano - perché ci siamo posti l’obiettivo di riportare ordine”. “L'interesse dello Stato – continua la nota – “dovrebbe essere considerato da tutti un obiettivo superiore”, specie di fronte a processi delicati come il “Mazzini” e ai percorsi di responsabilità verso chi ha procurato i dissesti bancari, “ma di questo secondo aspetto, - accusano - le opposizioni non parlano mai”. La maggioranza insiste, infine, sulla necessità di “lavorare per portare fuori la giustizia dalle strumentalizzazioni di una parte o dell'altra”.

Settimana, dunque, che si apre all'insegna della giustizia e che si chiuderà allo stesso modo. Conclusi i lavori in Aula, torna infatti a riunirsi il Consiglio Giudiziario Plenario: seduta convocata per venerdì 24 luglio, dalle 16.30 e in notturna ad oltranza, per poi continuare nella mattinata di sabato 25 luglio

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