Anche il Congresso vuole vederci chiaro e ha accolto la richiesta di Marco Arzilli di procedere con un esposto alla magistratura. Si andrà fino in fondo, valutando l'esistenza di eventuali ipotesi di reato. L'Avvocatura dello Stato dovrà acquisire il filmato integrale, per appurare anche le modalità adottate nella costruzione del servizio televisivo. In gioco ci sono la reputazione e un cammino di trasparenza che non può né deve essere interrotto. Non si torna più indietro: il Governo da tempo lavora per un sistema cristallino, senza più ombre. L'immagine assolutamente virtuosa della Repubblica deve sempre essere difesa – recita una nota del Congresso, che ribadisce di voler mettere in campo tutte le misure più efficaci per contrastare fenomeni distorsivi. Esprime anche la necessità che il rapporto italo-sammarinese sia mantenuto sui binari di lealtà e del mutuo rispetto, nell'ottica del riconoscimento dei passi compiuti e dell'esigenza di onorare gli impegni. Ma c'è anche un aspetto più umano della vicenda che i membri di Governo non hanno voluto trascurare. Non sono mancati solidarietà e sostegno al collega Arzilli, toccato nel cuore e nel ruolo dai legami familiari. Il Congresso non lo scarica, anzi, ne riconosce l'azione e l'impegno. E si augura che la vicenda non venga strumentalizzata al solo scopo di delegittimarne l'operato. Suo padre Giuseppe, all'indomani dello scandalo, ha rassegnato le dimissioni da Amministratore Delegato della società e dall'incarico diplomatico di Ambasciatore in Svizzera. La parola è poi passata al Segretario Valentini che ha riferito sulle osservazioni conclusive del Comitato per i Diritti Umani sul III Rapporto Periodico di San Marino. Tra le cose da fare: interventi più incisivi nella legislazione anti-discriminazione, soprattutto quella sull’identità di genere e legata alle disabilità mentali; una maggiore rappresentanza femminile nella vita politica sammarinese ed esplicite deroghe al divieto giuridico in materia di aborto. C'è stato anche un riferimento all’adozione di un nuovo Codice di Procedura Penale, alla garanzia di un’effettiva libertà di espressione e l'invito ad accelerare la revisione della legislazione in materia di corpi militari.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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