Quirinale: fallisce Prodi. Terremoto Pd, Bersani annuncia addio
11.05 - E' cominciata la quinta votazione per l'elezione del capo dello Stato, con i partiti impegnati a ricucire le fila dopo la bocciatura di Prodi che ieri ha portato alle dimissioni dei vertici del Pd. I democratici voteranno scheda bianca, così come la Lega e Scelta Civica che cerca una 'pausa di
riflessione' mantenendo la volontà di far convergere su Anna Maria Cancellieri la scelta degli altri partiti. Il Pdl non parteciperà al voto. Grillo sostiene ancora Rodotà (appoggiato anche da Sel). Da Vendola no ad un Napolitano-bis. Alle 12 incontro fra Monti e Bersani che intanto è andato dal Capo dello Stato. Monti che dalla sala stampa di Montecitorio afferma. “Anna Maria Cancellieri può diventare la candidata istituzionale di tutti" per il Quirinale. "E' il candidato che tutte le forze politiche dovrebbero considerare: è la nostra proposta a tutti, non è il nostro candidato", ha aggiunto il leader di Scelta Civica, spiegando che la decisione di votare scheda bianca è proprio tesa a dimostrare che non si tratta di un candidato di parte.
06.25 - Terremoto nel Partito Democratico dopo la quarta votazione per il Presidente della Repubblica che affonda Romano Prodi. Pier Luigi Bersani annuncia che si dimetterà dopo il voto per il Colle e accusa:"Uno su quattro ha tradito". Sono un centinaio i franchi tiratori che non votano Prodi. Il professore si ferma a 395 voti sui 504 necessari e si ritira. Si dimette anche Rosy Bindi, presidente dell'Assemblea nazionale del Pd. Stamattina il quinto scrutinio. I Democratici si asterranno. Vendola rilancia Rodotà, sempre appoggiato dal Movimento 5 Stelle. Monti ha visto Berlusconi, oggi incontra il Pd e ipotizza Anna Maria Cancellieri come nome "non ostile a nessuno". "Se domani ci sarà un candidato idoneo per un governo condiviso daremo il nostro voto - aveva detto ieri Berlusconi - altrimenti faremo come oggi e non parteciperemo alla votazione".