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Rating Fitch: dalle forze politiche diverse letture sulla conferma del BBB-

Prime reazioni dopo la conferma dall'agenzia Fitch del rating a BBB-, ancora con outlook negativo, per San Marino

di Mauro Torresi
21 ott 2019
Le reazioni dalla politica
Le reazioni dalla politica

Le forze politiche danno la propria lettura della decisione di Fitch, a meno di un mese dall'avvio della campagna elettorale. La nuova formazione Libera usa espressioni forti parlando di un “pericolo mortale scongiurato”, perché il rischio era di finire nella cerchia dei Paesi non credibili da parte degli investitori istituzionali. Libera esorta a proseguire con il “confronto” – vedi il tavolo istituzionale – e con le riforme. Fitch, però, nel suo report sottolinea la complessità di trovare una convergenza sulle riforme importanti. Allo stesso tempo, riconosce stabilità politica al Paese e, tra le mosse strategiche, include l'accordo di associazione con l'Ue, per aspetti come accesso al mercato unico e alla liquidità dell'”Eurosistema”.

Su questo interviene il segretario di Stato agli Esteri, Nicola Renzi, via social, esprimendo soddisfazione per quanto fatto e rammaricandosi per lo stop di “mesi” dovuto alla caduta del Governo. Repubblica Futura, tramite una nota, loda il suo Segretario, si dice soddisfatta per il BBB-, pur “non essendo lusinghiero”, e, citando il report, esprime scetticismo su quello che definisce il “tavolone istituzionale”.

I negoziati con l'Ue riprenderanno, afferma Alessandro Cardelli dalla Dc, e saranno una “priorità del prossimo esecutivo”. Cardelli è preoccupato per l'11% di deficit nel 2021 e lo imputa all'“insufficienza delle politiche economiche del Governo”. Sia per il Pdcs che per Rete è significativo che il rating non sia diminuito in questa fase. Per Roberto Ciavatta la “situazione più fluida”, con l'esecutivo caduto e, in contemporanea, l'attivazione dei tavoli per “tentare di risolvere la situazione” ha contribuito a questo. Il movimento si dice non contrario a priori all'accordo di associazione, ma prima bisogna attivarsi con Roma per un memorandum tra banche centrali così da avere maggiore potere contrattuale a Bruxelles. Nel flusso di comunicati e post su web, il segretario di Stato al Lavoro, Andrea Zafferani, tramite un post scrive che “è andata bene grazie al lavoro fatto in questi anni”. 


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