Le reazioni alla decisione del Moneyvall
Per il segretario della Dc, Pasquale Valentini, non si tratta di una bocciatura, visto l’apprezzamento delle misure che il Paese sta adottando. “E’ vero – dichiara – che si sono accumulati ritardi e che manca l’operatività, ma il tempo è stato così breve da non consentirci di dimostrare nei fatti la corrispondenza alla documentazione presentata. Avremmo preferito avere da subito maggiore tranquillità per il nostro sistema creditizio e finanziario, e questo significa che dobbiamo continuare a lavorare. Un compito che sapevamo di ereditare, il governo si è mosso tempestivamente dimostrando la determinazione che avevamo promesso”.
Il presidente di Assobank, Giuseppe Guidi, giudica molto negativo l’esito di Strasburgo. “Non vediamo riconosciuti gli sforzi fatti - dichiara - la nuova legge è certo giovane ma rigorosa. Non è piacevole essere sempre sotto osservazione, rende più difficile le relazioni, e complica ogni cosa, ma noi andremo avanti con la serietà di sempre. Dobbiamo impegnarci tutti perché l’applicazione della legge sia efficace e perché a settembre si possano raggiungere i risultati auspicati”.
Deluso anche il Presidente degli Industriali, Pier Giovanni Terenzi, che vista la portata delle legge, anche se adottata in extremis, aveva fiducia nell’esito positivo. “La decisione – dichiara – ci da la misura di quanto sia necessario ristabilire rapporti di fiducia a tutti i livelli”. Terenzi si chiede quanto questo giudizio peserà sulla riunione di giovedì della commissione mista e confida nell’azione del governo, in particolare in quella del segretario agli Esteri, per un rapido recupero di credibilità. “Ai problemi internazionali che già attraversano le nostre aziende - conclude - si sommano le difficoltà che ancora abbiamo nei rapporti con l’Italia”.
Sergio Barducci