Le reazioni della politica all'incontro Valentini-Bonino
Stesso rammarico per il segretario della DC Marco Gatti, ma da una prospettiva diversa: “Dispiace che l'Italia non sia in grado di comunicare una data, mettendoci in difficoltà nei passaggi che stiamo compiendo con l'Europa, a pochi giorni dall'incontro con Barroso, su una serie di accordi che non possono prescindere dal riconoscimento di San Marino come Paese in white-list”.
Verso l'accordo Ecofin: su questo il segretario PSD, Marina Lazzarini, è chiara: “Aspettavamo un risultato concreto, questa volta. E' un momento in cui ci viene chiesto tutto e in cambio ci vengono fatte promesse, o complimenti per i passi compiuti, noi chiediamo fatti concreti”.
Per Roberto Ciavatta di Rete la situazione è grave: “Se il governo fosse convinto che tutto è stato fatto dovrebbero andare a battere i pugni per pretendere il dovuto. Invece mancano alcuni passaggi sulla trasparenza”. In linea Sinistra Unita: “Un nuovo stallo che conferma il fallimento della politica estera e i dubbi sull'operatività del governo – dice Francesca Michelotti – segno che anche l'Italia vede che dietro ai provvedimenti di legge manca la volontà del governo di fare davvero un salto in avanti”. “Sono passati mesi dalla ratifica dell'accordo di cooperazione e siamo ancora fermi ai proclami e alle dichiarazioni di intenti - dice Andrea Zafferani di Civico 10 – serve una riflessione in maggioranza”.
Ed ad auspicarla è lo stesso Nicola Renzi di AP: “Dobbiamo muoverci per capire quale sia l'impedimento burocratico che blocca l'Italia verso una attestazione definitiva, senza la quale è difficile la ripresa interna, nonché intavolare altre trattative, per esempio con l'Europa”.
Annamaria Sirotti