I "referendari" propongono un "Election Day" con le Giunte a novembre

I Comitati Promotori dei Referendum abrogativi su “Decreto Fondiss” e “libera professione Iss” hanno depositato le firme e ora attendono la convalida dei garanti. Se non sarà possibile votare a maggio propongono l'Election Day a novembre.

Basterebbe un decreto per accorpare consultazione referendaria ed elezioni delle Giunte di novembre e lo Stato risparmierebbe 200mila euro: potrebbero essere destinati, ipotizzano i comitati referendari, alle famiglie in difficoltà o ad altri fini di utilità sociale.
Ma l'Election Day è una proposta alternativa e al momento non consentita dalla legge.
In ogni caso il piano “A” dei referendari è votare a fine maggio perchè i tempi ci sarebbero tutti, anche se dettare il “timing” della consultazione, ricordano, è prerogativa della Reggenza.
Per il referendum che vuole impedire il doppio lavoro ai medici dell'Iss depositate 619 firme, per quello che vuole abrogare l'ultimo decreto su Fondiss ne sono state depositate 610. Per entrambi, quindi, oltre 100 in più del necessario. Ora i Garanti, entro due settimane, dovranno esaminare le firme per validarle. E la prossima riunione del Collegio è in agenda il 17 marzo. I due comitati intanto ribadiscono le ragioni che li hanno spinti a promuovere il referendum. Nel video le interviste a Marco Rossi (comitati referendari), Francesca Piergiovanni (legale rappresentante referendum "Libere Professioni Iss") e Gloria Arcangeloni (comitato promotore referendum" Fondiss")

Luca Salvatori

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