Referendum autonomia, la stampa estera: "Nessun rischio Catalogna per l'Italia e non cambierà granché"

Referendum in Lombardia e Veneto, c'era interesse anche da parte della stampa estera alla nuova ventata di autonomia nel nord Italia ma, è il commento, “in una cornice di legalità assai diversa da quella catalana”.

C'è chi grida al miracolo, per i 6 milioni di sì all'autonomia che riaprono il discorso, che pareva ormai tramontato, del federalismo fiscale, e che ora finirà invece di diritto tra i dossier più discussi al centro della prossima campagna elettorale. Gongolano i presidenti di Regione, Zaia in testa, per il risultato veneto, ma andando alla sostanza non cambierà molto, anche secondo gli esponenti della stampa estera.
E' tracciata la via delle regioni ad autonomia differenziata, prevista dalla Costituzione sin dal 2001, e che l'Emilia Romagna, per dirne una, ha già imboccato, saltando però la fase laboriosa, e costosa, del referendum, poiché il presidente Bonaccini ha già firmato un'intesa col governo italiano per ottenere forme e condizioni particolari di autonomia: a tal scopo, già nelle prossime ore il presidente dell'Emilia Romagna incontrerà a Roma il sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa.

Francesca Biliotti

Nel video l'intervista a Maarten van Aalderen, corrispondente "De Telegraaf" e vice presidente Stampa Estera

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