Referendum, botta e risposta sui tempi dell'aborto. Promotori: "Mistificazione della realtà", ma per il Comitato contrario "non ci si può fidare"
Dopo le polemiche per i manifesti, il dibattito si sposta sui tempi dell'interruzione volontaria di gravidanza e sui possibili effetti di una legge in caso di vittoria del “sì”.
Il Comitato promotore - che ieri sera ha incontrato i giovani durante un evento sul territorio - attacca i contrari accusandoli di mistificare la realtà e, in sostanza, di diffondere notizie sul 'rischio' di una normativa troppo liberale con l'accesso all'aborto delle minorenni senza il consenso dei genitori. “La realtà è un'altra”, sostiene il Comitato promotore. Il Consiglio, afferma, “è a maggioranza democristiana e antiabortista” e, quindi, “più propensa a creare ostacoli”.
Il Comitato per il “No” risponde invitando i cittadini a leggere il quesito, nella parte in cui di parla del “successivamente” alle 12 settimane di gestazione. Questo, sottolinea, “non ci dà alcuna indicazione temporale e non ci possiamo fidare”. Questione al centro anche dell'ultimo speciale di Rtv.
Nelle scorse ore dalla Segreteria di Stato agli Interni l'invito, rivolto a tutte le parti, a esprimersi con le necessarie limitazioni. 35.411 gli elettori chiamati alle urne in una consultazione che non prevede il quorum.
Nel servizio, gli interventi nello Speciale Referendum Rtv di Vanessa Muratori (Comitato promotore referendum) e di Antonella Mularoni (Comitato contrario referendum)
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