Referendum: Civico 10 sui controlli avviati per la Libera Professione
Ma chi controllo i controllori? Abbiamo appreso dalla testimonianza del Dott. William Giardi in Commissione Consigliare, che con grande tempismo preelettorale l’Istituto per la Sicurezza Sociale ha avviato i controlli sulla libera professione dei sanitari con minacce di sospensioni e licenziamenti. Ma nessuno si è posto il dubbio di verificare per quale motivo il Direttore Sanitario dell’ISS abbia emesso nei primi mesi dell’anno oltre 1000 ricette a nome di assistiti ISS e a carico del sistema sanitario pubblico. Su questo presunto abuso e violazione delle norme che regolamentano l’attività libero professionale del personale sanitario medico e non medico dell’ISS, è stata presentata apposita interpellanza al Governo e sarà nostra cura informare la cittadinanza non appena riceveremo una risposta. Permetteteci però di prefigurare alcune considerazioni che sono già state oggetto di riflessione da parte di chi, come noi, sta lottando nel paese per non far passare una logica di gestione della sanità pubblica troppo sbilanciata sugli interessi di pochi a scapito degli interessi di tanti. Prima di tutto ci chiediamo se i funzionari dell’ISS che effettuano i controlli hanno oppure no libero accesso alle banche dati interne dell’Istituto. Se e come sono in grado di leggere i dati e capire se sono stati commessi abusi o violazioni. Se hanno sentito il dovere di effettuare verifiche nelle strutture sanitario private di San Marino dove operano tanti medici sammarinesi per capire se, come tante segnalazioni confermano, effettuano libera professione su assistiti ISS e utilizzano il sistema sanitario pubblico per esami e ricette di farmaci. Quali controlli poi vengono messi in campo per verificare l’effettiva attività svolta presso strutture esterne al nostro territorio da parte del personale sanitario e socio sanitario che ha aderito alla libera professione? Chi verifica se l’attività prevista dall’accordo sottoscritto dall’ISS con la struttura esterna è rispettato? Quali garanzie ha l’ISS che il nostro dipendente pubblico non svolga altre prestazioni al di fuori degli accordi
sottoscritti?
Se quanto da noi ipotizzato corrispondesse al vero, come mai il Segretario di Stato alla Sanità, promotore di una legge che a suo dire riporta entro un regime di legalità l’esercizio della libera professione dei sanitari, non ha ancora ritenuto opportuno avviare una inchiesta per chiarire a quale titolo il Direttore Sanitario che dovrebbe essere il garante della legalità ha emesso in così breve tempo tante ricette a carico del sistema sanitario pubblico? Forse i controlli non funzionano? Forse il sistema non prevede un controllo sui controllori?
Il 25 maggio abbiamo l’occasione per dare un segnale forte a chi considera il bene pubblico una questione di parte, una questione “privata”. Andiamo tutti a votare e votiamo con convinzione due volte SI"!
Comunicato Stampa Civico 10