L'ultima consultazione referendaria si è svolta il 3 luglio del 2005. I quesiti erano 4 in materia elettorale, istituzionale, referendaria. Chiedevano di portare la preferenza unica ad un massimo di due candidati; di nominare Segretari di Stato anche tecnici esterni al Consiglio Grande e Generale; di cambiare le regole sul referendum riducendo di fatto il quorum. I quesiti furono tutti e quattro respinti. In quell’occasione votarono 6.882 elettori, contro i 31.695 iscritti nelle liste elettorali, una percentuale pari al 21,71%, il 13,36% in meno rispetto alla precedente. Il 3 agosto 2003, data fortemente contestata dai promotori, si vota per la preferenza unica. Servono 10.105 voti per raggiungere il quorum. L’affluenza è di 11.073 elettori, il 35 per cento degli iscritti nelle liste. Si esprimono in favore 8.755 cittadini, i voti contrari sono 2.091. Per una manciata di voti, 1.350, la proposta referendaria non passa. Il 12 settembre 1999, si votò invece per la legge sulla cittadinanza. Anche in questo caso il quorum non venne raggiunto e la proposta referendaria respinta. Servivano 9.663 SI, saranno invece 9.327, contro i 7.072 NO. E’ la consultazione nella quale si registra maggiore affluenza rispetto a quelle recenti: voterà oltre il 56 per cento degli elettori, quasi 17 mila, il 9,75 si espresse a favore, il 19, 10 per cento contrario. Altra tornata referendaria nel 1997, il 26 ottobre. In questo caso il referendum propositivo perché le società immobiliari fossero solo nominative e non anonime. Votarono 13.896 elettori, una percentuale del 46,43 per cento. I SI furono 11.877, i NO 1.607. Il quorum previsto era di 9.579, la proposta fu accolta.
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