Referendum: le reazioni politiche dopo la bocciatura del quesito sul sistema elettorale
Gli altri due quesiti, quello per sancire la gestione pubblica delle reti tramite l'AASS e quello per vietare per legge la conversione del credito d'imposta in debito pubblico, sono stati ammessi. I referenti, Andrea Belluzzi del Psd per il primo ed Emanuele Santi di Mdsi per il secondo, si dicono soddisfatti e si preparano alla raccolta firme per arrivare al voto.
Dalla maggioranza, Repubblica Futura plaude alla bocciatura del quesito sul sistema elettorale e cita i saggi, soffermandosi sul passaggio in cui si spiega che la modifica alla legge avrebbe portato a “una sorta di cooptazione di alcuni componenti” del Consiglio per accordo tra le forze politiche e non per una scelta diretta degli elettori. Rf lancia anche una frecciata a Rete e Pdcs invitandoli a formare alleanze di governo “alla luce del sole”.
Sul referendum Civico10 ha organizzato una conferenza stampa. Il movimento accoglie con favore l'inammissibilità per scongiurare il “ballottino post-voto”, parla di “ennesimo incidente di percorso dell'opposizione” ma, allo stesso tempo, afferma di non essere mai stato contrario a un confronto sull'attuale legge. Civico 10 va oltre il referendum: invita tutti i partiti alla collaborazione. Si rivolge poi alla sua stessa maggioranza, per continuare con il “cambio di passo” intrapreso dopo le dimissioni di Celli e l'apertura del Ccr alle opposizioni, così da realizzare i cambiamenti annunciati agli elettori.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Marica Montemaggi (Civico 10)