Regionali Emilia-Romagna: 7.231 i residenti in Repubblica chiamati alle urne
Scattato ormai, in Italia, il conto alla rovescia in vista dell'appuntamento elettorale del 26 gennaio
In tanti parlano di un possibile testa a testa, in quella che è stata definita la “Madre di tutte le Regionali”. Di certo la corsa per la conquista dell'Emilia-Romagna ha importanti ricadute anche sul piano nazionale, e la partita potrebbe essere decisa da un numero relativamente esiguo di voti. Avranno un peso rilevante, insomma, anche i cittadini italiani – o con doppia cittadinanza - residenti a San Marino. 7.231, fa sapere l'Ambasciata, gli iscritti all'AIRE, e regolarmente presenti nella lista elettorale della Regione.
La maggior parte di loro è chiamata alle urne nei Comuni del Riminese. E sebbene i riflettori dei media siano da settimane – per ovvi motivi – puntati prevalentemente su Bologna; il 26 gennaio si voterà anche per l'elezione del Presidente ed il rinnovo dell'Assemblea legislativa della Calabria. In questo caso sono 45 i residenti in Repubblica, che potranno esprimere la propria preferenza. E ciò su un totale, a San Marino, di 11.150 persone aventi diritto al voto in Italia. Come è noto nelle Regionali è possibile il voto disgiunto e non è previsto il ballottaggio: vincerà il candidato che otterrà anche una sola preferenza in più.
I seggi saranno aperti – dalle 7 alle 23 - nella sola giornata di domenica. E l'elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ce l'ha, o l'ha smarrita, potrà richiederla all'ufficio elettorale del Comune di residenza. Vi saranno di fatto 4 opzioni. Votare solo per un candidato presidente; o solo per una lista. Votare per un candidato presidente ed una delle liste che sostengono la sua candidatura. Oppure votare disgiuntamente: ovvero scegliere un candidato alla carica di Governatore, ed una delle liste a lui avversarie. L'elettore potrà esprimere nella scheda anche uno o due voti di preferenza per i candidati a consigliere regionale di una stessa lista. Ma qualora le preferenze siano due, dovranno riguardare candidati di sesso diverso; pena l'annullamento della seconda preferenza.