Accuse che pesano come macigni quelle che il movimento Rete rivolge senza mezzi termini alla Fondaizone Caponnetto e, in particolare, ai report annuali sulle infiltrazioni malavitose in Repubblica, redatti dall'Osservatorio Permanente Antimafia, guidato proprio dalla Caponnetto. Per Rete i documenti degli ultimi anni sono autentici “copia-incolla”, relazioni ripetitive che non aggiungono nulla di nuovo: “un compitino redatto controvoglia – si legge in una nota - scritto male, pieno zeppo di errori e privo di contenuti edificanti”. Secca la replica di Salvatore Calleri, il Presidente della Fondazione Caponnetto, che invita il movimento a conoscere meglio il lavoro della Fondazione.
Per Rete la Fondazione Caponnetto sta rendendo un pessimo servizio alla realtà sammarinese e detiene il “monopolio dell’antimafia” grazie ai cospicui finanziamenti accordati negli anni a fronte di risultati inesistenti. Un insulto – aggiunge - per coloro che di antimafia a San Marino si occupano da anni, in maniera volontaristica. Infine il movimento sostiene che l'autorevolezza dell'osservatorio antimafia è in caduta da quando è scomparso il suo primo Presidente, Pierluigi Vigna e oggi il report restituisce una falsa fotografia della realtà.
Nel servizio l'intervista a Salvatore Calleripresidente Fondazione Caponnetto
Per Rete la Fondazione Caponnetto sta rendendo un pessimo servizio alla realtà sammarinese e detiene il “monopolio dell’antimafia” grazie ai cospicui finanziamenti accordati negli anni a fronte di risultati inesistenti. Un insulto – aggiunge - per coloro che di antimafia a San Marino si occupano da anni, in maniera volontaristica. Infine il movimento sostiene che l'autorevolezza dell'osservatorio antimafia è in caduta da quando è scomparso il suo primo Presidente, Pierluigi Vigna e oggi il report restituisce una falsa fotografia della realtà.
Nel servizio l'intervista a Salvatore Calleripresidente Fondazione Caponnetto
Riproduzione riservata ©