Report FMI: i commenti dei partiti di maggioranza e di opposizione

Reazioni polarizzate sul rapporto preliminare del Fondo Monetario Internazionale

“San Marino è sulla strada giusta”. Così il vice Segretario del Pdcs, Manuel Ciavatta. Guarda con soddisfazione alla fotografia del Fondo Monetario, laddove evidenzia il miglioramento della situazione economica. Raccoglie l'appello alle riforme e al contenimento della spesa, ma non dimentica di rilevare un traguardo importante, con l'uscita di San Marino dalla fase di “stretto monitoraggio”.

Dal capogruppo di Libera, Giuseppe Maria Morganti, in luce i punti di forza evidenziati dal Fondo – come un'economia privata resiliente – ma anche le ombre, sulle quali occorre intervenire: la vulnerabilità residua del settore finanziario, la riduzione del rapporto debito/PIL, le riforme strutturali. “Ed è proprio per raggiungere questi obiettivi – dice – che Libera è al Governo”.

“Il Fondo certifica la tenuta dell'economia, nonostante le crisi, energetica e per la pandemia; attesta la solidità del tessuto produttivo grazie alla diversificazione” – dice Silvia Cecchetti, consigliere del PSD. “Le scelte economiche fatte nell'ultima legislatura hanno premiato – aggiunge – ora bisogna raccogliere il segnale positivo e dare la spinta verso sviluppo e riforme”.

Guarda avanti Alleanza Riformista, nell'impegno “ad affrontare con responsabilità le raccomandazioni del Fondo” e per dare al Paese “un futuro di stabilità”. Sottolineando il riconoscimento dei progressi nel percorso di crescita, plaude alla “conferma dei settori manifatturiero e dei servizi come motori principali dell'economia”.

Dalle opposizioni, Domani Motus Liberi, nel vedere attestato lo sviluppo, rivendica un ruolo centrale nelle politiche economiche della passata legislatura, in contrapposizione – scrive - al lavoro di chi vuol far dipendere la crescita dall’aver fatto debito, dal percorso di Associazione come panacea di tutti i mali, o dalle norme sul mercato del lavoro”, definite “disastrose”.

“Nulla è cambiato dalla visita di un anno fa”. Repubblica Futura fa discendere le performance positive riconosciute dal Fondo “da caratteristiche strutturali più che da meriti dell’Esecutivo”. E sulle criticità poste dal report pungola il Congresso per proposte a largo spettro: riforma delle pensioni, settore bancario, debito e spesa, IVA, Accordo di Associazione”, con, in testa, il ruolo di Banca Centrale.

Da Rete la stoccata: “La relazione dell'FMI certifica la resilienza della nostra economia, nonostante l'immobilismo del Governo – osserva il Segretario Giovanni Zonzini - della sua scelta di avventurarsi in spese clientelari, anziché affrontare i nodi, ancora da sciogliere, sull'equilibrio della finanza pubblica e sulla sostenibilità del debito”.

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