Repubblica Futura: "Abbiamo appoggiato l'Odg approvato all'unanimità e staremo al tavolo istituzionale ma era meglio votare a primavera"
Timori per segnali di restaurazione e ritorno al passato. Giorgetti: "C'è l'assoluta necessità che il Tribunale possa continuare a fare il proprio lavoro in maniera autonoma, libera ed efficiente".
Repubblica Futura chiarisce la sua posizione sui temi specifici affrontati in Consiglio in questi giorni e sull'evoluzione della crisi politica.
Repubblica Futura, con il consigliere Pier Luigi Zanotti e il capogruppo Roberto Giorgetti, tiene a precisare, innanzitutto, che non è responsabilità sua se non è passata la procedura d'urgenza sull'assestamento di bilancio perché al momento del voto in aula mancavano 16 consiglieri e quindi i numeri non ci sarebbero stati comunque.
Non corrisponde inoltre al vero – ha precisato Zanotti – che per effetto della mancata procedura d'urgenza sia stata bloccata la migrazione dei conti dal Cis, come sostenuto in aula da qualcuno. RF avrebbe solo voluto esaminare senza fretta e più attentamente il testo e gli emendamenti per evitare di doverci rimettere mano, come accaduto con la legge elettorale.
In merito al cosiddetto provvedimento sull'interpretazione autentica Rf aveva espresso dubbi per gli eventuali effetti retroattivi sul fronte penale, con il conseguente rischio di illegittimità, ricevendo però pesanti critiche. Le perplessità sono poi state superate con i chiarimenti da parte del Segretario di Stato alle Finanze Eva Guidi.
Fatte queste precisazioni il capogruppo Giorgetti, entrando nel merito della crisi politica, ha confermato la partecipazione al tavolo istituzionale nonostante la situazione sia estremamente confusa.
Repubblica Futura ha infatti sostenuto l'ordine del giorno votato all'unanimità, ma “Sarebbe stato meglio – ha detto Giorgetti – che il Governo in carica avesse fatto un bilancio tecnico per evitare l'esercizio provvisorio ed andare ad elezioni in primavera” mentre il quadro che si sta delineando – ha osservato - è quello di un bilancio approvato da un Consiglio già sciolto, con un Congresso di Stato in ordinaria amministrazione. Uno scenario mai visto prima a San Marino.
In merito alla Reggenza di Garanzia, Giorgetti ha ribadito che ogni Reggenza dovrebbe esserlo e che quella nominata è legittima ma è espressione di una nuova fase politica.
Il capogruppo di Rf ha infine espresso il timore di una restaurazione, anche sulla base di segnali apparsi in questi giorni sulla stampa. Implicito il riferimento a Gabriele Gatti. “E' evidente - dichiara Roberto Giorgetti - che gli ultimi mesi sono stati molto confusi e anomali rispetto ad altre crisi di Governo del passato.
Noi ci impegneremo a fondo sugli obiettivi esplicitati nell'ordine del giorno approvato all'unanimità e quindi sul tavolo istituzionale. Non vorremmo – aggiunge – che si concretizzassero i timori espressi da qualcuno, di tornare indietro a dinamiche di un passato che tanti danni ha provocato al paese e a tutti i sammarinesi.
C'è l'assoluta necessità che il Tribunale possa continuare a fare il proprio lavoro in maniera autonoma, in piena libertà e in maniera efficiente”. Rf auspica che il Consiglio proceda con la presa d'atto della graduatoria per la nomina di due giudici d'appello in materia civile e amministrativa.