Repubblica Futura attacca la maggioranza: "Incoerenza e forzature"
“Grandi virate in poche settimane su prese di posizione pregresse”. Repubblica Futura stigmatizza il comportamento della maggioranza in Consiglio specie sulla questione della nomina dei membri del Collegio dei Garanti. Dito puntato soprattutto contro Rete ed Mdsi: citato a titolo di esempio il comunicato stampa di quasi un anno fa nel quale i due movimenti ritenevano “inopportuna” la partecipazione di Giovanni Guzzetta, poi nominato dirigente del Tribunale, al Comitato Scientifico della Fondazione Tatarella, presumibilmente composta da aderenti “vicinissimi a Confuorti”. Fondazione di cui però fa parte anche Giuseppe De Vergottini, nominato nella notte membro del Collegio col favore della stessa maggioranza. Per Rf, un classico esempio di doppiopesismo: "Rete ed Md - sostiene Nicola Renzi - dovrebbero rendere conto di questo cambio di posizione non solo in Consiglio, ma al Paese".
Negare all'opposizione un nome nella terna dei Garanti se una forzatura è per RF quanto meno uno sgarro rispetto ad una prassi in vigore dal 2003. “Nulla di illegittimo, tutto è stato fatto secondo le regole – tiene a ribadire Sara Conti – ma quando le leggi costituzionali prevedono i 2/3 dei voti del Consiglio come nel caso di tali nomine è perché esse non provengano solo dalla componente di maggioranza, che in questo caso da sola copre i due terzi dell'Aula. Pertanto - sottolinea - ancora di più sarebbe stato corretto rispettare questa consuetudine”.
“Evidentissime incoerenze”, per Andrea Zafferani anche sul tema delle presidenze delle varie commissioni, assegnate alla fine tutte alla sola maggioranza. Si sofferma poi sulla posizione del giurista De Vergottini, ora nei Garanti ma di recente nel collegio difensivo nella causa promossa dall'ex opposizione davanti ai Saggi per la supposta incostituzionalità di una norma che riguardava Guzzetta in qualità di Dirigente del Tribunale. “Cosa sarebbe accaduto a parti invertite? - si chiede –. Avrebbero detto che quella figura sarebbe servita solo a lottizzare un organo di garanzia. Tra l'altro – conclude – ad oggi non sappiamo se De Vergottini sia stato pagato o meno per quel ruolo”.
Nel servizio l'intervista a Nicola Renzi, capogruppo Repubblica Futura.