Repubblica Futura: "Preoccupati" per la mancata presa d'atto dei giudici

Il partito, allo stesso tempo, boccia l'azione del "tavolo istituzionale"

I consiglieri e candidati di Rf si dicono “preoccupati” per la mancata presa d'atto in questa legislatura. In tribunale il problema si è “aggravato”, sottolineano, riferendosi alla mole di procedimenti da trattare. Da qui la 'rivendicazione' di nuovi magistrati. Per gli esponenti del partito si trattava di un “banalissimo comma” di tipo amministrativo che invece non è stato trattato, tra “ostruzionismo” e una volontà di non procedere.

Chi accusa Rf di voler mettere la mani sul tribunale dice il “falso”, affermano. E accusano l'ex alleato Giuseppe Morganti di aver cambiato posizione sulla questione. Stefano Palmieri ricorda il processo legato al Centro Uffici e il secondo grado del Conto Mazzini per i quali "tutta la popolazione" vuole arrivare a una "definizione".

Poi la bocciatura del tavolo “istituzionale”. "Tutti i problemi sono rimasti sul tavolo - dichiara Palmieri - aggravati da un bilancio che presenta un saldo negativo di 45 milioni". Cifre sul disavanzo diverse da quelle fornite in aula dal Segretario di Stato alle Finanze. Nel frattempo, il partito si prepara alle elezioni. Ieri la presentazione dei candidati. Le donne di Rf lanciano “Brave”: iniziativa aperta anche al confronto con le candidate di altre liste e con le associazioni femminili. Settimana prossima il primo appuntamento.

Nel servizio, l'intervista a Stefano Palmieri, consigliere Repubblica Futura


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