SAN MARINO

Repubblica Futura, sanità: basta dire che va tutto bene

Focus su medicina di base, visite specialistiche, carenza personale socio sanitario

COT, medicina di base, tempi di attesa per le visite specialistiche: Repubblica Futura fa il punto sulla sanità evidenziando le criticità e avanzando proposte. Uno degli aspetti che incide in maniera più negativa secondo Maria Katia Savoretti è la carenza di personale sanitario e socio-sanitario. Occorre rivedere la normativa in materia, aggiunge, e non è più possibile dover aspettare anche 6/7 mesi per una visita specialistica. Rimarcata poi la carenza di cooperazione con le associazioni socio sanitarie: “Inutile dire che sono necessarie se poi vengono abbandonate a se stesse”.

La nostra sanità pubblica è invidiata da tanti, dobbiamo difenderla e migliorarla, afferma Miriam Farinelli. Per farlo, sottolinea, occorre creare condizioni normative ed economiche per attirare medici in territorio, formare professionalità attraverso convenzioni con università e scuole di specializzazione, difendere il nostro punto nascita ed evitare interferenze della politica. Primo di tutto però occorre potenziare la medicina di base.

Un grande errore fatto negli anni, dichiara Sara Conti, è stato quello di utilizzare l'ISS come “feudo” di qualcuno, non pensandola come istituzione dei sammarinesi e per i sammarinesi. Focus anche sulle RSA: i nostri ospiti, afferma Morales Montoya Ladisnelli, subiscono ancora le misure imposte durante il periodo pandemico. La famiglia e i legami affettivi, soprattutto per queste persone, sono fondamentali. Anche l'obbligo per il personale sanitario della struttura di utilizzare ancora la mascherina, aggiunge, rappresenta un ulteriore barriera di interazione con gli ospiti. Sulla gestione del personale sanitario poi, sottolinea come con il nuovo contratto di lavoro molte figure sono indietreggiare di livello e c'è stata un'omologazione generale con i dipendenti pubblici.

Sara Conti, Repubblica Futura, è poi intervenuta sulla proposta del Segretario di Stato agli Interni Gian Nicola Berti di autorizzare i membri del Corpo Consolare al rilascio, ai residenti all'estero sprovvisti di documento d'identità sammarinese, di un documento alternativo di riconoscimento per votare. "Quella che si prospetta è una dinamica molto strana, temiamo si possa creare un fenomeno distorsivo. Vogliamo capire, afferma, il reale motivo della richiesta e quali sono gli agenti consolari ai quali verrebbe dato mandato di rilasciare queste certificazioni. Ci troviamo allineati con quanto affermato dal Movimento Rete". E la Conti aggiunge: "Riteniamo anche molto scorretto il modo in cui il Segretario Berti, nell'ultima intervista rilasciata, si riferisce ai funzionari dello Stato Civile".

Nel servizio l'intervista a Miriam Farinelli (Repubblica Futura)

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