Da semplice spazio di aggregazione ad organizzazione vera e propria. Repubblicafutura in questi mesi ha lavorato senza troppi clamori ed ora è pronta a presentarsi come nuova forza politica. Ma prima, le cose da fare. Ci sono sei temi su cui Ap e Upr guardano con particolare interesse e che ritengono fondamentali per il rilancio del paese: istituzioni, modello economico, infrastrutture, legalità, ambiente e stato sociale. La piattaforma politica verrà presentata alle 21 alla Sala Montelupo, durante una serata aperta a tutti, anche a chi non aderisce a Upr e Ap, ma che vuole svolgere un ruolo attivo – scrivono - nella crescita e nello sviluppo del paese. Anche qui torna la parola “contenuti” prima ancora di “alleanze”. Le condivisioni, insomma, si cercheranno sulla base di proposte concrete, solo dopo verrà avviato il confronto in cerca di convergenze. Convergenze che - a dirla tutta - già ci sono con Civico 10. Affinità sono state infatti trovate durante il recente incontro voluto da Ciacci e i suoi per costruire l'alternativa alla Dc. Visioni comuni, dicevamo, a partire dal metodo. Poi, ad unire, ci sono due priorità programmatiche: la messa in sicurezza del sistema bancario e finanziario e una legge sullo sviluppo per attrarre investimenti. Visioni comuni anche sulla delicata questione Cassa di Riparmio che, al contrario, divide Ap dalla Dc. Repubblicafutura, così come la Costituente Riformista, ci mette di fronte all'eccezionalità di forze di maggioranza e di opposizione insieme sotto la stessa sigla. I prossimi mesi saranno determinanti per capire se l'attuale legislatura arriverà a scadenza naturale. Ap chiede a maggioranza e governo di dare risposte alle emergenze del paese, a partire dal settore bancario e finanziario. La riflessione sul futuro parte anche da lì.
MF
MF
Riproduzione riservata ©
