E’ stata definita dalla maggioranza “una svolta epocale”, “un’operazione di rigore e trasparenza”. La nuova legge limita permessi di soggiorno e residenze, frena la presenza di clandestini e lavoratori in nero e introduce la possibilità di revoca. Cambia un po’ tutto. I permessi di soggiorno, ad esempio, non saranno più concessi a discrezionalità del Governo, ma dalla Commissione Esteri. Soprattutto viene eliminato ogni automatismo: il permesso, cioè, non si trasformerà più in residenza dopo 5 anni, che sarà invece concessa a coniugi, a figli di cittadina sammarinese, a chi fa parte della magistratura, a dirigenti dell'ISS, di banche e finanziarie. Potranno richiederla anche quegli imprenditori che comportino effettivamente introiti investendo in Repubblica, trasferendo capitali produttivi, assumendo personale. Per il ricongiungimento familiare può essere chiesto il permesso di soggiorno ordinario per coniuge, figli, e per il convivente more uxorio in presenza di figli. Un permesso per convivenza e parentale potrà essere concesso dalla Gendarmeria. Viene così regolata la presenza in Repubblica dei partner di coppie di fatto, ma senza la copertura sanitaria da parte dello Stato e con la revoca immediata del permesso all’interruzione della convivenza. Più rigide anche le sanzioni per chi darà alloggio a chi non è in regola con i permessi: per ogni straniero abusivamente ospitato la multa è di 2.000 euro per la prima infrazione e 5000 per la seconda.
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