Non passa l’ordine del giorno con il quale le opposizioni chiedevano le dimissioni del Segretario di Stato agli Affari Interni, Loris Francini, per il cosiddetto “caso patente”. L’assemblea ha respinto il documento illustrato da Tito Masi 33 i voti contrari, 21 quelli a favore. Una votazione dalla quale, con correttezza, aveva annunciato di astenersi lo stesso Francini. Approvato invece il documento presentato dalla maggioranza e illustrato all’aula dal Capogruppo democristiano Cladodio Podeschi. 36 i consensi raccolti in questo caso, 18 i contrari. Un ordine del giorno nel quale l’assemblea parlamentare esprime sdegno per l’iniziativa giudiziaria del consigliere Gabriele Gatti, che al tribunale riminese ha presentato un esposto contro Podeschi e altre due persone, una delle quali, per sua stessa ammissione in aula, il Segretario Francini. Il documento approvato ricorda che sulla vicenda c’è aperta un’indagine della magistratura sammarinese e rivolgersi agli organi di giustizia di un altro paese esprimere – si legge testualmente – disprezzo verso le nostre istituzioni e verso la nostra magistratura. L’ordine del giorno prosegue con l’apprezzamento invece del senso di responsabilità di Francini, che ha rimesso nelle mani del proprio partito il mandato, preservando - spiega il documento - piena operatività ed efficacia del Governo Straordinario. Confermata la piena fiducia nelle Istituzioni chiamate a valutare i fatti e le responsabilità.
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