Rete contro il Decreto su cogenerazione industriale: "Favorisce mega impianti"
"E' cucito su misura" - accusa il movimento, che punta il dito contro "clientelismo di fine legislatura" e assenza di condivisione.
“La cogenerazione è buona cosa, ma qui si va oltre”: Rete mette nel mirino il Decreto che apre all'installazione di cogeneratori industriali ad alto impatto, “non solo – dice - per esigenze di produzione interna alle aziende, ma anche per fungere, attraverso specifiche deroghe, da centrale elettrica, producendo energia da rivendere all'Azienda dei Servizi tramite l'utilizzo delle reti pubbliche”.
Da qui un'interpellanza, che chiede al Governo risposte su un tema caro al movimento, preoccupato per l'impatto su territorio e sicurezza, considerando la vicinanza, in zone come Gualdicciolo, tra industrie e abitazioni. Per Elena Tonnini quella del Segretario Lonfernini è una scelta politica ben precisa: favorire mega impianti. E il comunicato della Cartiera Ciacci a ridosso del Consiglio – aggiunge - dimostra l'interesse per un decreto cucito su misura.
“E' una politica che risponde alle esigenze delle aziende, non ai bisogni dei cittadini”, accusa Adele Tonnini, “il cogeneratore serve a diminuire i consumi energetici ma il Decreto va in un'altra direzione”. Rete accusa il Governo di politica miope: da una parte il rialzo delle utenze impone alle famiglie di consumare meno per pagare meno, mentre qui vale il contrario, con il rischio che l'eccesso di energia prodotta “diventi moneta di scambio”.
“Nel Decreto – fa notare la Tonnini - ci sono molte deroghe, detassazioni e sgravi per chi consuma di più. Un controsenso”. Emanuele Santi non ha dubbi: la linea di fine legislatura è quella del clientelismo, con “Decreti creati ad hoc per le grandi famiglie disposte ad elargire voti. Che fine fanno – chiede – gli obiettivi dell'agenda 2030?” “Quando si portano progetti così impattanti per territorio e cittadinanza – conclude Adele Tonnini - bisognerebbe avere ampia condivisione”.
Nel servizio l'intervista al consigliere di Rete Adele Tonnini
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