CRISI

Rete: "Il Governo ha perso la spinta propulsiva. Non potevamo permetterci un anno di immobilismo"

Il movimento ha illustrato in conferenza stampa le ragioni dell'uscita dalla maggioranza. Roberto Ciavatta ed Elena Tonnini tornano in Consiglio. Non definita la posizione di Marco Nicolini dopo il disallineamento sull'odg

Nel pomeriggio il ritiro della delegazione dal Congresso di Stato e la consegna, nelle mani della Reggenza, delle dimissioni del Segretario di Stato agli Interni Elena Tonnini e del Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta.

“Gli ex alleati – spiega il presidente di Rete Matteo Zeppa – hanno avuto 10 giorni per provare a concordare modifiche condivise all'ordine del giorno sul rollover, ma non si è presentato nessuno”. L'odg bocciato è stata la cartina di tornasole – spiegano i leader del movimento - che ha certificato la totale mancanza di volontà, da parte degli ex alleati, di mettere in campo le iniziative necessarie per il bene del paese. “Riteniamo che questo governo - commenta il segretario Emanuele Santi -  abbia perso la spinta propulsiva per fare le cose di cui il paese ha bisogno. Non possiamo permetterci un anno di immobilismo. Preferiamo dare una scossa al paese e ritornare alle elezioni. Sarà la nuova maggioranza a deciderlo. Ma se non ci sono le condizioni per noi è inutile stare seduti su una poltrona”.

Nulla da rimpiangere sulle scelte fatte, fino ad oggi, nella legislatura ma così, tirando a campare fino alle elezioni, non si poteva andare avanti. E se la legislatura proseguirà, che opposizione farete? “Sarà un'opposizione sui contenuti. Se la maggioranza farà provvedimenti utili - risponde Santi - saremo in prima fila sostenerli. Se invece le cose non verranno fatte bene faremo opposizione dura e forse insegneremo anche a fare opposizione, a chi non la sa fare in questo momento”. Tra i tanti dossier su cui il movimento preannuncia massima attenzione anche il pericolo delle infiltrazioni mafiose. Con le dimissioni dal Congresso di Stato Roberto Ciavatta ed Elena Tonnini torneranno al loro ruolo di consiglieri e recupereranno quindi i seggi che erano stati assegnati ai subentrati Gloria Arcangeloni e Alberto Spagni Reffi. Non ancora definita la situazione di Marco Nicolini. Eletto come indipendente nelle file di Rete, il consigliere, nei giorni scorsi, aveva anticipato un 'disallineamento', sull'ordine del giorno del movimento che ha spaccato la maggioranza. Ogni sua decisione – ha affermato Roberto Ciavatta - sarà rispettata.

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