Rete e Mdsi proseguono il “tour” nei castelli per parlare di banche

Quattro serate in due mesi. Ieri è toccato a Fiorentino. Democrazia in Movimento risponde così al bisogno di informazioni dei cittadini su un tema che è ormai diventato terreno di scontro politico. Focus, ancora una volta, sulla mancata realizzazione della Centrale Rischi. Per Rete e Mdsi è indispensabile fare chiarezza sui grandi debitori delle banche. E' un paradosso estremo – è stato detto – parlare di piazza finanziaria senza trasparenza. Bcsm – ricordano i relatori – ha in mano i dati ma non li trasmette alle banche. Di fatto non tutela il sistema perché non impedisce agli istituti di erogare il credito a soggetti senza garanzie. Riflettori accesi anche su Asset e dito puntato contro gli interventi a gamba tesa del governo per prosciugare le banche - accusano - della loro liquidità, senza dimenticare quelli su Cassa di Risparmio dove – fa notare Democrazia in Movimento - Romito risulta ancora parte del cda. Se da una parte si contesta l'immobilismo di trent'anni della Dc al contempo si condannano anche quelle che vengono definite “forzature” del governo. Si può e si deve intervenire – dicono - ma tutelando risparmiatori e lavoratori. “Qui invece – avvertono i due movimenti - si stanno facendo saltare le banche”. Un'accusa che non risparmia Bcsm “che non risponde nemmeno alle interpellanze” - dicono – e a cui il Governo sta lasciando completa autonomia. A preoccupare anche la concatenazione di “casualità” nelle nomine in posti strategici senza alcun bando e l'assenza delle opposizioni negli organismi di controllo come Ccr e Cda di Carisp.

MF

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